PERRINI (FDI): TAMPONI IN FARMACIA E DAI MEDICI DI FAMIGLIA DAL 7 GENNAIO

Il consigliere regionale: "Occorre ripartire in sicurezza"

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Qui di seguito una dichiarazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini

“Nonostante la Regione Puglia sia ad oggi tra quelle con la più alta percentuale di positivi e ricoveri Covid, è ancora l’ultima per numero di tamponi effettuati, e per bocca del presidente Michele Emiliano con il tracciamento saltato. La mancanza di tracciamento impedisce di isolare gli asintomatici, e di evitare la diffusione del contagio. Nonostante questo la Regione Puglia non ha ancora provveduto all’assunzione dei tracciatori messi a disposizione dalla Protezione Civile nazionale, come rilevato da una interrogazione dell’on. Marcello Gemmato di Fratelli d’Italia. Inoltre, cosa gravissima, non ha ancora distribuito i tamponi antigenici, forniti dal commissario Domenico Arcuri, per i test da effettuare dai medici di famiglia ai loro assistiti. Migliaia di tamponi che si sarebbero potuti fare in questi mesi evitando altrettante migliaia di contagi, e che volontariamente la Regione Puglia ha deciso di tenere chiusi nel cassetto.

“Allo stesso tempo tutte le altre Regioni italiane hanno coinvolto nel tracciamento anche le farmacie. Sia privatamente, al pari dei laboratori, che per lo screening di massa che tutte le Regioni ormai stanno facendo a tappeto, tranne la Puglia. Propongo dunque che, con l’obiettivo di riaprire le attività essenziali il 7 gennaio, a partire dalle scuole, vengano immediatamente siglati protocolli con le farmacie di modo che, da quella data, anche questi presidi integranti del Servizio Sanitario possano rendersi utili per il contenimento dell’epidemia.

“Allo stesso modo chiedo che vengano immediatamente consegnati gli antigenici ai medici di famiglia per partire, anche se con tre mesi di ritardo, con i test gratuiti per la diagnosi presso i laboratori. Infine chiedo che la Regione Puglia organizzi screening a tappetto su tutta la popolazione, e screening costante presso tutto il mondo scolastico, come tutte le altre Regioni fanno regolarmente (e non una tantum) ad insegnanti, personale, alunni e loro familiari.

“Si concentrino su questo tutte le risorse di cui disponiamo. Solo aumentando il tracciamento potremo ripartire in sicurezza”.

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