Il consigliere comunale della Lega Francesco Battista lancia un nuovo allarme per la chiusura dei lavori al nuovo ospedale di Taranto San Cataldo.
Era settembre 2020, nel bel mezzo della campagna elettorale per le elezioni regionali, quando Emiliano posó la prima pietra, promettendo la conclusione dei lavori entro un anno.
Da quel momento sono passati quasi cinque anni, e sembra probabile che questa struttura diventi nuovamente un argomento di campagna elettorale per il centrosinistra.
Tuttavia, la realtà non può più essere ignorata.
I tempi di realizzazione rispetto alle promesse di Emiliano si sono notevolmente allungati, e, a mio avviso, ci vorranno ancora almeno due anni prima che il primo paziente possa essere accolto, cosa che interessa davvero ai cittadini
La situazione della sanità a Taranto, nonostante gli sforzi del personale medico e paramedico e dei dirigenti della ASL, è inaccettabile.
Mi chiedo come possa funzionare il San Cataldo se attualmente non si riesce a gestire in maniera adeguata il Ss. Annunziata, che è di gran lunga più piccolo.
Da dove reperiranno il personale necessario per il suo funzionamento? Chiuderanno altri ospedali nella provincia per trasferire il personale al San Cataldo?
Questi sono interrogativi legittimi che io, e sicuramente molti tarantini, ci poniamo e ai quali il presidente Emiliano dovrebbe rispondere.
È facile venire a Taranto in campagna elettorale e dichiarare un’amore per la nostra città a parole, ma nei fatti sembra che Bari sia sempre la priorità per il presidente
Inoltre, mi chiedo perché i consiglieri regionali del centrosinistra eletti nella provincia di Taranto, insieme ai consiglieri nominati da Emiliano, rimangano in silenzio su questa questione. È evidente che non possono opporsi al loro presidente, ma chi amministra o rappresenta il territorio dovrebbe sempre mettere al primo posto gli interessi della comunità ionica.Battista Francesco
Consigliere Comunale Taranto
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