“NO ALL’AUMENTO ILLIMITATO DEI DISTRIBUTORI H24”

PRESA DI POSIZIONE DI CONFARTIGIANATO, CONFESERCENTI E CASAIMPRESA

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“Non possiamo accettare assolutamente l’apertura illimitata di distributori h24 per diversi motivi”. La presidente di Casaimpresa, Francesca Intermite, insieme a Roberto Conte per  Confesercenti, e Fabio Paolillo per Confartigianato, intervengono in merito alla distribuzione sul territorio comunale di pubblici esercizi e negozi automatici, punto che rappresenta solo una parte del DSC.
“Ringraziamo l’amministrazione comunale di Taranto per aver rinviato la discussione, e quindi l’approvazione nella massima assise cittadina, del Documento Strategico del Commercio che dovrebbe, a nostro parere, essere rivisto, come abbiamo ampiamente detto di recente.
In particolare, la spropositata presenza in città di  distributori h24 non ci permette certo di costruire uno scenario adatto a promuovere lo sviluppo turistico, che da un po’ è uno degli obiettivi invocati da più parti. Nelle nostre realtà, puntiamo sulla cura dell’igiene, ma anche del particolare, sul modo in cui vengono presentati cibi e bevande, oltreché sulla qualità,  e sulle competenze del personale. Il rapporto, vale la pena sottolinearlo, non è con una macchina, ma con una persona capace e  puntualmente sottoposta a formazione. Se è vero che l’automazione ci viene in aiuto in tanti ambiti, è altrettanto importante riconoscere il valore della presenza di personale qualificato che possa andare incontro alle esigenze del cliente, ed in particolare del turista che speriamo scelga sempre più di visitare la nostra terra”.
“Altro aspetto da considerare – prosegue la nota congiunta  – è dato dalla possibilità che, nei negozi automatici, minorenni entrino più facilmente in possesso di alcolici, cosa che operatori attenti nei pubblici esercizi si preoccupano di scongiurare. Ovviamente va fatta una sacrosanta differenza, tra coloro che, gestendo gli h24, non danno importanza a questi aspetti, e quegli imprenditori che, si impegnano affinché tutto si svolga secondo legge e regolamenti.
Quello che abbiamo a cuore inoltre è la valorizzazione della nostra offerta, che non può che mettere in vista positivamente il territorio, a differenza delle realtà che invece rischiano di squalificarlo. Crediamo che questa sia la strada giusta per irrobustire  il sistema di attività che possono solo aggiungere un servizio alla bellezza dei luoghi che abitiamo. Sulla base di tutto ciò, crediamo di dover fare tutto il possibile per rendere sempre più vivibile un territorio che aspira a diventare meta turistica, e che già nel 2026 ospiterà un evento della portata dei Giochi del Mediterraneo.
Auspichiamo quindi – concludono Intermite, Conte e Paolillo –  che i nostri suggerimenti vengano presi in considerazione, e che il Documento Strategico del Commercio venga rivisto alla luce di queste osservazioni, ma anche di tanto altro. Non vengono infatti soddisfatti nello stesso  i cosiddetti “Contenuti Minimi” indicati all’art.12 della L.R. 24/2015 “Codice del Commercio” ed agli articoli 11/12/13 e 14 del Regolamento Regionale 11/2018 (“Requisiti e procedure per l’insediamento di medie e grandi strutture di vendita e strumenti di programmazione”).
Proponiamo azioni che possano concretamente dare una boccata d’ossigeno al commercio cittadino, soprattutto nelle vie che un tempo erano il centro dello shopping sia per i tarantini, che per i residenti nella provincia, e che oggi si presentano con luci spente e saracinesche abbassate. Allo stesso modo, bisogna lavorare per prevedere incentivi per la nascita di nuove attività, con particolare riferimento ad alcune zone come il borgo  antico. Altra mancanza deriva dall’assenza di regolamentazione dei pubblici esercizi: ignorato l’art. 39 comma 1 della legge 24/2015. Va inoltre rivista con attenzione la distribuzione sul  territorio comunale, di negozi di vicinato e grande distribuzione.
Animati da spirito di collaborazione, ci auguriamo parta una fase di ascolto, confronto e condivisione sul tema, con l’amministrazione comunale di Taranto”.

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