NILO AL NUOVO PRESIDENTE AMIU: “SERVE CITTA’ PIU’ PULITA”

Lettera aperta del consigliere comunale a Carlo Alberto Giusti

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Il consigliere comunale Marco Nilo ha scritto una lettera aperta al nuovo presidente dell’Amiu, Carlo Alberto Giusti, sottolineando criticità e carenze dei servizi offerti dalla municipalizzata.

Di seguito vi proponiamo il testo integrale.

 

«In questi giorni sono apparsi sulla stampa e sui social network numerosi interventi da parte di autorevoli esponenti della maggioranza che hanno disegnato nuove e future frontiere della nostra citta sul fronte del turismo e del decoro urbano.

Tutto bene e tutto bello: peccato che il presente sia molto diverso da quanto è stato raccontato.

Per queste ragioni mi sento di esortare il presidente Amiu a girare di più per le strade della città.

 

È sin troppo semplice ricordare i gravi problemi che riguardano la partecipata comunale e che attendono il Presidente, come l’impianto Pasquinelli, la raccolta differenziata, il bilancio dell’ente: vorrei che il prof. Giusti, a cui chiaramente auguro buon lavoro, si dedicasse subito e senza indugio ai problemi che per alcuni possono essere di scarso interesse rispetto ai proclami, ma che per i cittadini sono assai importanti.

 

La nostra città non è pulita, ha bisogno di maggiore cura.

 

E non mi si dica «ma è colpa dei cittadini»; noi cittadini abbiamo certamente le nostre colpe, però, occorre consegnare alla gente un ambiente cittadino pulito, piacevole da passeggiare, guardare ed ammirare.

I marciapiedi necessitano di una radicale pulizia, devono essere lavati soprattutto in questo periodo.

Troppe le segnalazioni relative alla presenza di topi, soprattutto sul Lungomare cittadino.

Il Presidente deve cercare di motivare il personale che deve ritrovare il necessario orgoglio di appartenenza.

 

Presidente, inizi a risolvere questi piccoli problemi che, per noi cittadini, sono grandi:

Io Le sarò a fianco, cosi come sarò critico e severo censore se continueremo ad assistere e a subire un servizio incapace di soddisfare i bisogni della città.

Dopo, subito dopo, si inizi a parlare di tutto il resto!».

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