MOTONAVE PORTARINFUSE BLOCCATA DALLA GUARDIA COSTIERA DI TARANTO

Battente bandiera Singapore: "Gravi carenze nella sicurezza della navigazione"

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A poco più di 48 ore dall’ultima detenzione di una motonave da carico straniera, nel mirino del nucleo ispettivo “Port Stat Control” della Guardia Costiera di Taranto, composta anche da personale della Capitaneria di porto di Bari, è finita, nella giornata di ieri, una nave portarinfuse battente bandiera singaporiana con una stazza lorda superiore a 30.000 tonnellate, giunta nel porto di Taranto il 07 febbraio u.s e fermata per gravi carenze nella sicurezza della navigazione e nella prevenzione dell’inquinamento marino.

L’unità, sulla base delle informazioni acquisite dalla banca dati europea in gergo tecnico “Thetis”, è stata, infatti, sottoposta ad un’ispezione estesa obbligatoria che prevede l’esecuzione di accertamenti più approfonditi a cui sono soggette alcune tipologie di navi, come previsto dalla vigente normativa nazionale ed europea di settore.

Nel corso delle verifiche poste in essere sono emerse ben 26 deficienze di cui più della metà hanno costituito fondato motivo per il blocco della stessa.

Tra le irregolarità riscontrate si segnala il difettoso funzionamento di alcune porte tagliafuoco, di una parte dei rilevatori antifumo delle stive del carico e delle serrande antincendio nonché di un idrante dal quale è fuoriuscito una copiosa quantità di acqua a seguito dell’avvio della pompa di emergenza antincendio.

Inoltre pessime sono risultate le condizioni di pulizia dell’estrattore fumi della cucina piena di grasso con il grave rischio di innesco di un incendio, in avanzato stato di deterioramento alcune cime di ormeggio oltreché uno stivaggio non corretto di una rilevante quantità di rifiuti prodotti a bordo in difformità a quanto previsto dalla Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento marino denominata “MARPOL”.

In plancia il sistema di allarme denominato “Bridge Navigational Watch System” previsto dal Capitolo V della convenzione internazionale in materia di sicurezza della navigazione “SOLAS”, risultava in avaria.

A ciò si aggiunga che durante l’esercitazione antincendio, una delle verifiche da eseguirsi per il tipo di ispezione eseguita, si è palesata la scarsa preparazione nel fronteggiare tale emergenza di diversi componenti dell’equipaggio, alcuni dei quali con il contratto di arruolamento scaduto e presenti a bordo oltre il periodo di tempo previsto dalla convenzione internazionale sul lavoro marittimo “M.L.C. 2006”.

Tutte le deficienze rilevate hanno, pertanto, evidenziato, nel complesso, una scarsa implementazione del sistema di gestione della sicurezza a bordo da parte dei marittimi imbarcati, secondo quanto stabilito dal codice internazionale “International Safety Management” (ISM) e pertanto la nave per riprendere la navigazione dovrà risolvere, prima della partenza, le anomalie riscontrate ed essere sottoposta ad una verifica da parte dello Stato di bandiera oppure dall’organismo riconosciuto all’uopo delegato dallo stesso

A seguito di tale verifica si procederà ad una nuova ispezione da parte del nucleo “Port State Control” di questa Autorità marittima finalizzata ad appurare l’efficienza dei rimedi posti in essere.

Continua senza sosta l’attività della Capitaneria di porto di Taranto nel contrastare il fenomeno delle navi in condizioni di sicurezza “sub-standard” che solcano il mare con gravissimo rischio per la sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino e per la sicurezza del personale di bordo.

Dall’inizio dell’anno sono già 11 le navi straniere ispezionate sotto il regime del “Port State Control”.

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