MONS. SANTORO NOMINATO PADRE SINODALE

Si occuperà dei temi dell'Amazzonia

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La Sala Stampa vaticana ha da poco reso noto che il santo Padre, papa Francesco, ha nominato l’arcivescovo metropolita di Taranto, monsignor Filippo Santoro, Padre sinodale del Sinodo sull’Amazzonia, dal tema Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale che si terrà in Vaticano dal 6 al 27 ottobre prossimi.

Monsignor Santoro è presidente, in seno alla Conferenza episcopale italiana, della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e la custodia del creato. Nei lavori del Sinodo sarà sicuramente preziosa la sua trentennale esperienza di sacerdote prima e di vescovo poi, in America Latina.

Il vicario generale della Arcidiocesi ionica, monsignor Alessandro Greco, chiede a tutti i fedeli tarantini di pregare per Sua Santità Francesco, che ha scelto l’amato pastore della Città dei due mari ad essere parte attiva in questo storico evento ecclesiale e assicura a don Filippo il sostegno e la preghiera a nome di tutti i sacerdoti e laici, che spiritualmente lo accompagneranno in queste quattro settimane di lavoro in Vaticano.

 

Che cosa è un Sinodo

Il Sinodo dei Vescovi fu istituito da papa Paolo VI il 15 settembre 1965 in risposta al desiderio dei padri del Concilio Vaticano II per mantenere viva l’esperienza dello stesso Concilio. È un’assemblea dei rappresentanti dei vescovi cattolici che ha il compito di aiutare con i suoi consigli il Papa nel governo della Chiesa universale

Il Sinodo dei Vescovi è regolamentato dal Codice di diritto canonico (cann. 342-348). La sua attività è sempre convocata, presieduta e conclusa dal Papa. Quello in programma per il prossimo ottobre è riunito nella forma di un’assemblea generale straordinaria, che si ha quando una più stretta rappresentanza di vescovi da tutto il mondo si riunisce all’occorrenza per discutere questioni urgenti di interesse generale.

 

Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale

Il 15 ottobre, 2017, Papa Francesco ha convocato un Sinodo Speciale per la regione Panamazzonica, indicando che l’obiettivo principale è quello di “trovare nuove vie per l’evangelizzazione di quella porzione del popolo di Dio, in particolare le persone indigene, spesso dimenticate e senza la prospettiva di un futuro sereno, anche a causa della crisi della foresta amazzonica, polmone di fondamentale importanza per il nostro pianeta “.

Il Sinodo dell’Amazzonia è un grande progetto ecclesiale, civile ed ecologico che cerca di superare i confini e ridefinire le linee pastorali, adattandole ai tempi contemporanei. La Panamazzonia è composta da nove paesi: Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Perù, Venezuela, Suriname, Guyana e Guyana francese. È una regione che è una fonte importante di ossigeno per tutta la terra, dove si trova più di un terzo delle riserve forestali primarie del mondo. È una delle più grandi riserve di biodiversità del pianeta, contiene il 20% di acqua dolce non congelata di tutto il pianeta.

Mettendo piede per la prima volta in territorio amazzonico (Perù) il 19 gennaio 2018, il Papa ha espresso la sua preoccupazione per gli indigeni: “Probabilmente, i popoli originari dell’Amazzonia non sono mai stati così minacciati come adesso. L’Amazzonia è una terra contesa da più fronti”. In quella occasione il Papa ha inaugurato ufficialmente la preparazione per la prossima Assemblea Speciale sull’Amazzonia.

La popolazione di questo vasto territorio è di circa 34 milioni di abitanti, di cui oltre tre milioni sono indigeni, appartenenti a più di 390 gruppi etnici, popoli e culture di ogni tipo, alcuni di discendenza africana, contadini, coloni, che vivono in una relazione vitale con la foresta e le acque dei fiumi.

La giustizia sociale ed i diritti di questi popoli sono un’indicazione prioritaria di Papa Francesco che ha ribadito: “Il problema essenziale è come conciliare il diritto allo sviluppo, incluso sociale e culturale, con la protezione delle caratteristiche degli indigeni e dei loro territori” (III Forum dei Popoli Indigeni, il 15 febbraio 2017).

Sebbene il tema si riferisca ad una regione specifica, come la Panamazzonia, le riflessioni proposte vanno oltre il territorio geografico, poiché coprono l’intera Chiesa e fanno riferimento al futuro del pianeta.

Secondo il documento preparatorio del Sinodo (n. 12), l’assemblea speciale per la Panamazzonia “è chiamata a individuare nuovi cammini per far crescere il volto amazzonico della Chiesa e anche per rispondere alle situazioni di ingiustizia della regione”.

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