MARTA, DEGL’INNOCENTI SULLA CARENZA DI ORGANICO: “SITUAZIONE DRAMMATICA”

Il direttore del Museo archeologico nazionale lancia l’appello: è un’emergenza che garantisce a Taranto il triste primato

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Di Paolo ARRIVO

“Siamo il museo italiano con la più grave carenza di organico. Noi continuiamo a lavorare, con passione e professionalità, grazie all’abnegazione del personale; ma senza mezzi termini dico che adesso la situazione si è fatta drammatica”. Così il direttore del Museo archeologico nazionale di Taranto Eva Degl’Innocenti, a margine di una conferenza stampa, denuncia l’aggravarsi delle già note criticità che minano la stabilità dell’istituzione eccellenza del Paese ricco di storia, cultura e arte. In tempi di crisi e di incertezza, col Coronavirus diventato più di una minaccia, il MArTA vive la sua emergenza. E la contraddizione da sanare. Perché si tratta di uno dei musei archeologici più importanti del mondo, il primo della Magna Grecia. Fa bene ricordarlo. Per questo, perché è cresciuto tanto negli ultimi anni, per impulso della stessa Eva Degl’Innocenti, merita rispetto e ascolto. Sostegno. Il nuovo anno si è aperto, dunque, sulla falsariga del precedente: la carenza di organico aveva portato a limitazioni gravi, in termini di ingresso e orario, a discapito dei visitatori potenziali. La questione si trascina dal 2016 quando le figure professionali impiegate, il personale addetto all’accoglienza, alla fruizione e alla vigilanza non superava le otto unità. Il Mibact non può più tergiversare. Sebbene ora sia alle prese con l’emergenza sanitaria che ha fatto slittare le prove scritte del concorso dal quale usciranno più di mille assistenti alla vigilanza.

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