COLTURE KO PER IL MALTEMPO NEL SALENTO

La Coldiretti: situazione critica nel Tarantino

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Proprio nei giorni in cui è in corso la vendemmia delle uve Primitivo e ortaggi e pomodori sono pronti per la raccolta, grandinate improvvise, trombe d’aria e nubifragi violenti, vere e proprie bombe d’acqua, hanno spazzato via le colture nei campi, con danni ingenti su uva da tavola, uva da vino e ortaggi : lo denunciano Coldiretti e Cia Puglia che segnalano “danni ingenti su uva da tavola, uva da vino e ortaggi” a causa dei temporali che fino a ieri si sono abbattuti in Salento e nel Tarantino.
“A Lecce tra Guagnano, Leverano e Copertino, culla delle uve Negroamaro, la pioggia battente ha allagato i campi in piena raccolta dell’uva da vino”, denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele. “È un disastro: l’ultima ondata di maltempo che ha flagellato la provincia di Taranto ha irreparabilmente compromesso la vendemmia e il raccolto delle olive in diverse zone”, aggiunge Pietro De Padova, presidente CIA Due Mari (Taranto-Brindisi), che chiede alla Regione di attivarsi per la stima dei danni.

“La pioggia battente ha allagato i campi in piena raccolta dell’uva da vino. I bruschi rovesci mandano in fumo programmazione, raccolta, previsioni – segnala Coldiretti Taranto -. Il clima impazzito degli ultimi giorni sta ulteriormente aggravando un quadro già reso complicato dall’andamento climatico dell’inverno scorso e sta mettendo a dura prova le capacità tecniche degli agronomi e i budget delle imprese, in particolare di quelle che fanno della qualità e della sostenibilità delle produzioni la propria filosofia e che, per questi motivi, vedono lievitare in modo sensibile i costi in annate così difficili”.

“In provincia di Taranto, il maltempo sta imperversando da dieci giorni sulla zona orientale e da martedì anche su quella occidentale – incalza il vicepresidente di Coldiretti Puglia e presidente Coldiretti Taranto Alfonso Cavallo – danneggiando gli innesti, i vigneti di uva da tavola, gli ortaggi, le olive e le uve Primitivo, che saranno certamente ridimensionate nelle quantità, perché in alcune zone circoscritte la situazione è così critica che sarà inutile procedere con la raccolta. Tuttavia, con un lavoro certosino sui grappoli salvati dalla pioggia, riusciremo a preservare la qualità del prodotto. Gli ortaggi e, in particolare i pomodori, sono persi”. E la conta dei danni aumenta, se si considera quanto già prodotto in termini negativi sull’agricoltura dalle gelate e dalle grandinate di febbraio e marzo scorsi. Peraltro, la persistenza di questi fenomeni meteorologici e, soprattutto, delle piogge, sui frutti di stagione sta contribuendo a far aumentare le malattie fungine.

Ma i danni interessano anche le infrastrutture. “In provincia di Taranto – denuncia Cavallo – i nostri agricoltori stanno segnalando anche muri divelti, strade allagate e inagibili, pareti di masserie crollate”.

“Purtroppo – aggiunge il direttore Coldiretti Taranto Aldo Raffaele De Sario – il nostro territorio convive con un vero e proprio paradosso idrico: se da un lato è dilaniato da annosi fenomeni siccitosi, dall’altro è colpito da alluvioni e piogge torrenziali, con l’aggravante che l’acqua non viene riutilizzata a fini irrigui, a causa della carenza e mancanza di infrastrutture ad hoc. L’andamento climatico impazzito, poi, si abbatte su un territorio fragile, già fortemente martoriato dove, in alcuni casi, è anche alto il rischio idrogeologico”.

 

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