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LEONARDO: FIOM DENUNCIA SITUAZIONE DI STALLO

DOPO INCONTRO CON LA DIREZIONE DELLO STABILIMENTO

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La RSU di Leonardo Grottaglie ha diffuso una nota in cui si evidenziano le criticità emerse nel primo incontro di sito dell’anno, svoltosi alla presenza della direzione di stabilimento, del responsabile dell’ente qualità e del responsabile dell’ente sicurezza.

Nulla di nuovo è stato comunicato rispetto alla situazione produttiva attuale, che resta invariata con un ritmo di produzione a “rate 3” e un solo turno di lavoro. L’attenzione è ora rivolta al prossimo ridimensionamento del piano produttivo, legato al quasi certo nuovo piano ritiri “Z62” da parte del cliente Boeing, previsto per la seconda metà di febbraio. Questo ulteriore taglio porterà inevitabilmente a nuovi periodi di vuoto lavoro.

Per quanto riguarda le nuove iniziative introdotte, come i progetti Vertical e Proteus, l’azienda ha dichiarato di non avere ulteriori carichi di lavoro, confermando la completa dismissione delle aree finora dedicate, inclusi gli scali di lavoro.

La FIOM, sin dall’inizio della vertenza, ha sempre considerato questi progetti come soluzioni temporanee e inadeguate per garantire la tenuta del sito di Grottaglie. Secondo la FIOM, la vera diversificazione produttiva può realizzarsi solo affiancando alla produzione del Boeing 787 un nuovo e solido programma aeronautico.

Durante l’incontro del 18 dicembre, in cui si sono discusse tematiche come upskilling, team leader e commissione B1 ex 5S, l’azienda ha mostrato un approccio approssimativo, rinviando ogni decisione a un incontro di livello Divisionale.

Questa gestione, che la FIOM definisce “da bottega”, sembra caratterizzare sempre più Leonardo a tutti i livelli: ogni riunione si conclude con un ulteriore rinvio, senza mai affrontare concretamente le questioni.

L’attuale situazione di stallo, unita all’assenza di una prospettiva industriale chiara per il rilancio produttivo dello stabilimento e per la tanto acclamata diversificazione, desta forte preoccupazione tra i lavoratori.

La FIOM denuncia inoltre la mancanza di volontà dell’azienda di affrontare e risolvere problemi che incidono quotidianamente sulle condizioni di lavoro, utilizzando come scusa il rinvio al piano industriale atteso per marzo. Un atteggiamento ritenuto irrispettoso nei confronti di lavoratrici e lavoratori, che continuano ad affrontare incertezze senza risposte concrete.

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