INAUGURATO IL MYSTERIUM FESTIVAL
CON MISA TANGO ALLA PRESENZA DELL'ARCIVESCOVO SANTORO
Con il concerto “Il nostro Luis – Misa Tango di Luis Bacalov”, venerdì sera nella Concattedrale Gran Madre di Dio di Taranto, ha preso il via la nona edizione del Mysterium Festival, rassegna di eventi di Fede, Arte, Storia, Tradizione e Cultura. “Misa Tango” e l’“Ave Verum”, commissionata allo stesso Bacalov dall’Orchestra della Magna Grecia: un atto dovuto nei confronti del grande compositore e direttore d’orchestra argentino, che per dodici anni ha ricoperto l’importante ruolo di direttore principale dell’Orchestra della Magna Grecia. Grandi applausi e un bis, invocato a grande richiesta, da parte del pubblico che ha occupato ogni ordine di posto. Fra i presenti, l’arcivescovo di Taranto, Monsignor Filippo Santoro; i direttori artistici del Mysterium Festival, i Maestri Piero Romano e Pierfranco Semeraro; il presidente del Comitato scientifico della rassegna, dott. Donato Fusillo; l’assessore alla Cultura e allo Spettacolo, Fabiano Marti.
La “Misa Tango” del grande Maestro Bacalov è una delle poche composizioni del ‘900 ad utilizzare i ritmi del tango per una pagina di musica sacra, eseguita con coro e grande orchestra e soli. A caratterizzare questa meravigliosa composizione è l’utilizzo del suono unico e vibrante del bandoneon argentino, suonato dal Maestro Mario Stefano Pietrodarchi, al quale il pubblico ha riservato grandi applausi. Un calore manifestato anche nei confronti di L.A. Chorus, Coro regionale ARCoPu e l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Gianluca Marcianò, nuovo direttore principale dell’ICO. Fra gli altri protagonisti, Claudia Urru (soprano), Ezgi Karakaya (mezzosoprano) e Gustavo Castillo (baritono); Maestri del coro: Danilo Cacciatore, Carla Capolongo, Andrea Crastolla e Annarita Di Giovane Ardito.
«Dieci anni fa incontrai il Maestro Piero Romano – ha detto l’arcivescovo Filippo Santoro – con il quale pensai che la ricchezza e l’eccellenza artistica dei Riti della Settimana Santa potessero avere – non in concomitanza, ma insieme – una risonanza più grande, dialogando e trasmettendo momenti di bellezza, arte, musica, teatro alla nostra comunità: il cuore del messaggio è la liturgia; insieme ad essa, le Processioni della Settimana Santa, sono un orizzonte che si allarga a tanta gente in un’unica visione: quella della bellezza, del Mistero di Dio, non solo dalle nuvole in su, ma anche dalle nuvole in giù, per mostrarci il suo amore e la sua potenza, la bellezza e il dono della vita».
«“Misa tango” – ha ricordato l’arcivescovo – è stato anche l’eccezionale punto di partenza del Mysterium Festival; ricordo, in quell’occasione, la direzione dello stesso Luis Bacalov: una direzione che riusciva a trasmettere al pubblico venerazione e senso del mistero. Una ripresa legittima, dunque, “Misa Tango”, che insieme all’Ave Verum, rappresentano un invito alla bellezza».
«E’ un’emozione rinnovata per la nona edizione del Mysterium Festival – ha dichiarato Romano – che ricorda Luis Bacalov in occasione dei novant’anni dalla sua nascita; una “Misa Tango” ormai nei nostri cuori, che vibra insieme alla città di Taranto, un’opera che lui ha donato alla nostra Orchestra accanto alla quale è stato per dodici anni in qualità di direttore principale. Con l’Orchestra della Magna Grecia diretta da Gianluca Marcianò abbiamo rivissuto l’emozione di una pagina straordinaria, grazie anche all’ARCoPu e il L.A. Chorus, a solisti straordinari, a un Mysterium che nella sua nona edizione parte con una incredibile varietà di produzioni con uno sforzo corale fra i più impegnativi fra le rassegne fin qui svolte».
«E’ stata un’emozione indescrivibile – ha detto a caldo il direttore Gianluca Marcianò, oggi direttore principale dell’ICO Magna Grecia – dedicare un concerto al grandissimo Luis Bacalov, un direttore e compositore con cui ho avuto l’onore di eseguire proprio la “Misa Tango” all’Al Bustan Festival con lo stesso Maestro al pianoforte; riproporla in Concattedrale con la sua Orchestra della Magna Grecia, oggi anche mia, nostra, in apertura del Mysterium a Taranto, è davvero qualcosa di indescrivibile; la partecipazione del pubblico, straordinario, che ha compreso nel suo spessore il calore e la bellezza di questa musica».
«Un grande concerto in un luogo speciale come la Concattedrale di Taranto – ha commentato Marti – che ci avvicina ai Riti della Settimana Santa; il Mysterium è cominciato in modo superlativo: vedere sul palco tanti artisti, musicisti, coristi, un direttore che sa emozionare, ci riempie di gioia; come ci riempie di gioia una Concattedrale gremita di pubblico, nonostante eventi concomitanti: questa è la nuova Taranto, emozioni a non finire, come quella straordinaria vissuta questa sera insieme».
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