IL TURISMO CHE CRESCE: LUCI E OMBRE NEL 2018

Quarto focus sul Piano strategico “Taranto futuro prossimo”. Lo ha organizzato Asset, martedì scorso, a Palazzo Galeota. Il monito di Giangrande (Confcommercio): “La politica deve fare scelte importanti. Si consideri, intanto, che in alcune zone mancano ancora fogna e acqua...”

623

di PAOLO ARRIVO

La domanda cresce, l’offerta va migliorata. È la sintesi del quarto appuntamento sul Piano strategico “Taranto futuro prossimo”, il ciclo di incontri organizzato ogni settimana da Asset – Agenzia sviluppo ecosostenibile territorio Regione Puglia. L’ultimo è stato centrato su turismo e filiere produttive locali. Si è tenuto in una location nuova: Palazzo Pantaleo – Museo etnografico “Majorano”. Sempre nel centro storico, del quale la struttura è simbolo della rinascita. Uno dei tanti da sfruttare.

L’iniziativa, condivisa anche col Comune di Taranto, con Pugliapromozione e Pugliasviluppo, ha avuto motivi di interesse sui temi di grande attualità. Oltre alla diversificazione economica e occupazionale, filo conduttore degli incontri realizzati, alla promozione del territorio e alla sua attrattività, si è posto l’accento su quei settori strategici da potenziare: mitilicoltura, pesca, agroalimentare. Ancora una volta il turismo è stato al centro del dibattito. Nel riconoscimento di una realtà da migliorare, in termini di accoglienza e ricettività, in modo particolare. I dati evidenziano luci e ombre su tutta la regione e nella provincia di Taranto. Lo ha dimostrato, con alcune slide, Mara Maggiore di Pugliapromozione. Nella città dei due mari si concentra il 28 per cento degli arrivi e il 20 % delle presenze dell’intera provincia. Presenze che sono cresciute dell’11 % lo scorso anno. In riferimento ai primi otto mesi del 2018, emerge che la soddisfazione degli ospiti in Puglia è elevata: si attesta all’87,6 per cento. Funziona la ristorazione ma i costi sono elevati.

All’incontro, come sempre coordinato dall’ingegnere Raffaele Sannicandro (commissario straordinario Asset), sono intervenuti anche il vice sindaco Valentina Tilgher; Angelo Ricci per Confindustria e il presidente di Confcommercio Taranto, Leonardo Giangrande. Quest’ultimo non ha mancato di rilevare criticità subordinando l’offerta turistica all’esigenza di garantire su tutto il territorio servizi e beni di prima necessità. “La politica deve fare scelte strategiche: non possiamo parlare di turismo quando abbiamo ancora zone dove manca fogna e acqua…”

Riconoscendo nella ricettività il vero e proprio vulnus da sanare (servono posti letto, infrastrutture adeguate), gli ospiti concordavano sulla necessità di lavorare sui settori strategici, per favorirne il rilancio. Quanto alla mitilicoltura, che si configura come unica filiera agroalimentare di Taranto, la stessa va collocata in un percorso di riqualificazione su tracciabilità e marchio, per favorire l’attrattività del prodotto locale.

Quando si parla di riqualificazione, del patrimonio generale, o della stessa ricettività da potenziare, gli esperti sanno di trovarsi di fronte a un bivio epocale: se sia meglio ristrutturare o ricostruire ex novo, in una città che, sì, deve crescere ma non in termini periferici. Non potendo allargarsi. Inoltre parlare di un piano di demolizione è scomodo, ma necessario.

Gli spunti emersi sono tanti, le risposte vanno ricercate nel medio e nel lungo termine. Adesso è l’ora dell’ascolto e della cooperazione per promuovere il Piano strategico realizzandolo dal basso.

Palazzo Pantaleo, Taranto

Comments are closed.