I RESIDUI DI LAVORAZIONE E I VECCHI MATERASSI: IL PROGETTO GREEN POLYOLS

Un impianto sperimentale per la trasformazione dei poliuretani in polioli a Ostuni

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L’innovazione e il  riciclo a fine vita di prodotti ingombranti e di  residui di lavorazione della produzione di cuscini e materassi in poliuretano trovano spazio al Sud grazie alla Green Polyols S.r.l, una start up innovativa, con sede a Ostuni, capace di interpretare i bisogni delle aziende e di rafforzare il loro rapporto con il territorio attraverso attività di  ricerca e di trasferimento tecnologico nel campo dell’economia circolare, avendo come punto di riferimento irrinunciabile la sostenibilità ambientale e la riduzione di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

Nel corso di Interzum, la fiera dell’industria del mobile e dell’interior design in calendario a Colonia dal 9 al 12 maggio prossimi, la Green Polyols, che ha potuto utilizzare anche i fondi del bando TecnoNidi della Regione Puglia, presenterà un prototipo di impianto che permette il recupero degli sfridi (residui di lavorazione) del poliuretano utilizzati nella produzione di cuscini e materassi. I residui invece di finire in discarica o di essere bruciati nei termovalorizzatori vengono riportati allo stadio liquido sotto forma di polioli. Successivamente i polioli ottenuti sono trasformati in poliuretano e quindi in materassi, guanciali o altri prodotti per  il benessere della persona.

Si tratta di un prototipo di impianto, che utilizza una tecnologia  innovativa sul piano nazionale ed europeo, nato dalla collaborazione in corso da molti anni tra aziende che operano a Ostuni e il Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova.

La Green Polyols è nelle condizioni di realizzare sempre a Ostuni un impianto per soddisfare gli standard di qualità della materia prima necessaria per il nuovo ciclo del prodotto delle aziende coinvolte e collegate alla start up. Di più: il nuovo impianto che sarà realizzato garantirà una diminuzione di utilizzo di materie prime di origine petrolifera, contribuendo all’attuazione della tabella di marcia dell’EU verso un’Europa efficiente. Già il prototipo di impianto ha permesso di riciclare i residui di produzione di materassi e cuscini, con risultati eccezionali. L’impianto può essere costruito e messo a disposizioni delle aziende del settore, assecondando le loro esigenze di riciclo,   da parte della Green Polyols.

La start up nasce dalla notevole esperienza pluriennale dei fondatori di due aziende leader nella produzione di materassi, cuscini e complementi di arredo in poliuretano espanso microcellulare, più comunemente noto come Memory Foam, che operano nell’area industriale di Ostuni: MECPROD S.r.l (azienda che produce per la grande distribuzione); NEW WlND S.r.l (azienda che produce e commercializza il prodotto semifinito). L’equipe del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova, che ha collaborato alla realizzazione del progetto di ricerca della start up, è coordinata dal professore Michele Modesti.

Michele Modesti

L’ingegnere Nicola Melpignano

Nicola Melpignano

a nome della Green Polyols sottolinea: “Il nostro sogno è stato sempre  quello di ricercare soluzioni innovative in una dimensione di economia circolare nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità economica. Partiamo dalla produzione di materassi e cuscini che hanno nell’immediato il rispetto dell’ambiente e a fine vita possono essere rigenerati, così da trovare un nuovo utilizzo. Si tratta di un sogno che si è concretizzato anche grazie alla lungimiranza della Regione Puglia che con i propri fondi ha aiutato la start up e messo  a disposizione eccellenti funzionari dell’agenzia Puglia Sviluppo”.

Il professore Michele Modesti ricorda che “la proficua collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova e le aziende MECPROD e NEW WIND, su importanti progetti di innovazione tecnologica, è più che decennale. “Il progetto sul riciclo chimico dei poliuretani flessibili e viscoelastici, finanziato dalla Green Polyols, è stato il più stimolante dal punto di vista scientifico e ha portato in breve tempo all’industrializzazione del processo, al momento unico in Italia. Tutto questo è stato possibile grazie alla lungimiranza dell’ingegnere Melpignano, il quale ha saputo cogliere questa sfida sull’economia circolare investendo sul progetto, e al consolidato rapporto tra ricercatori dell’Università e tecnici delle società coinvolte che hanno operato in stretto contatto con risultati che oserei definire sorprendenti”, conclude il professore Modesti.

L’impianto realizzato da Green Polyols viene proposto dalla start up ostunese e tarato  rispetto ai residui di lavorazione o agli altri prodotti giunti al fine vita da riciclare delle aziende del settore interessate a utilizzare tale tecnologia. Si tratta anche di una straordinaria occasione per evitare che materiali (cuscini, materassi e residui di lavorazione) da riciclare debbano essere trasportati presso altri grandi impianti con consistenti costi e per ottenere piuttosto nuove risorse grazie alla trasformazione del poliuterano in poliolo e alla vendita o al riutilizzo del prodotto ottenuto.

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