GUARDIA COSTIERA, MULTE E SEQUESTRI DA SAN PIETRO IN BEVAGNA A TARANTO

Sigilli a un gommone, un battello e a due palangari

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Intensa attività di controllo del territorio da parte della Guardia Costiera di Taranto che, nello scorso fine settimana, ha accertato numerose violazioni in materia di pesca e diporto ma anche illeciti legati all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Nella mattinata di sabato 14 novembre personale militare dipendente dell’Ufficio Locale Marittimo di Maruggio, nei pressi della sorgente del fiume Chidro in località “San Pietro in Bevagna del Comune di Manduria, ha recuperato e posto sotto sequestro un piccolo battello pneumatico utilizzato per effettuare pesca illegale e 4 reti da pesca di cui 3 aventi lunghezza di circa 200 metri ed una di lunghezza di circa 50 metri. Il pesce presente nelle reti è stato liberato e rigettato nel fiume in quanto ancora vivo. Alle operazioni di recupero delle reti ha partecipato anche il personale della Riserva Naturale Orientale del Litorale di Taranto.

Nella giornata di domenica 15 novembre i militari della Guardia Costiera di Taranto, all’interno delle acque di giurisdizione, hanno elevato diverse sanzioni amministrative per un valore complessivo di circa 2000 euro e posto sotto sequestro amministrativo un gommone con relativo motore. Diverse le violazioni contestate, dal divieto di spostamento da un comune diverso da quello di residenza senza giustificato motivo alla mancanza dei previsti documenti di bordo e alla navigazione in aree non consentite.

Nella mattinata odierna, invece, il mezzo navale dipendente CP264 ha sequestrato 2 palangari, composti rispettivamente da 250 e 100 ami, poichè posizionati in un’area interdetta alla pesca, dove tali attrezzi costituiscono un serio pericolo per le specie marine ivi presenti.

 

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