Con il Concerto di Pasqua di domenica sera nella Cattedrale di San Cataldo si è conclusa la nona edizione del Mysterium Festival. Applausi e “sold out” anche per la “Messa a quattro voci in La minore” di Vincenzo Bellini e l’“Ave Maria” di Remo Anzovino (commissione de Le Corti di Taras) in prima esecuzione assoluta, eseguiti dall’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Piero Romano, con L.A Chorus e Coro Le Corti di Taras, Maria Laura Iacobellis (soprano), Cecilia Bernini (contralto), Manuel Amati (tenore), Alberto Comes (basso); Carmen Fornaro, Maestro del coro, Maria Antonietta Saccomanni pianista accompagnatrice del coro. A fine concerto, l’assegnazione del Premio Mysterium Festival realizzato dell’artista Giulio De Mitri a Sua eccellenza l’arcivescovo di Taranto Monsignor Filippo Santoro. A consegnarlo, il presidente del Comitato scientifico del Mysterium Festival, il dott. Donato Fusillo, e la vicepresidente prof. Adriana Chirico. «Un riconoscimento all’impegno dell’arcivescovo – ha detto Fusillo – che ha fortemente voluto una rassegna che affiancasse la Settimana santa con proposte di arte e cultura con una costante attenzione rivolta alla religiosità».
E’ stato un Mysterium presente in ogni quartiere della città di Taranto, dove ha incontrato un pubblico sempre attento e generoso nel sottolineare con costante presenza e consensi le diverse proposte di una rassegna mai così ricca e impegnativa. «Insieme con il Maestro Piero Romano – ha dichiarato Sua eccellenza – il Comitato scientifico del Mysterium Festival e altre importanti collaborazioni, abbiamo allargato l’orizzonte dal momento fortemente partecipativo delle Processioni dei Misteri agli eventi di arte, musica e cultura, per dimostrare che l’annuncio della Pasqua abbraccia tutta la realtà; l’anima tarantina si è posta in evidenza partecipando numerosa e con fede alle liturgie, alle Processioni, rispondendo alle varie proposte della rassegna, una più bella dell’altra e tutte di alto profilo; il Mistero della Pasqua, la resurrezione di Cristo: è la vittoria sulla morte che dà speranza al nostro territorio, alla nostra città, alla Puglia, offrendoci l’occasione per compiere quel passo avanti per risolvere difficoltà e divisioni; anche con il tocco della bellezza, che rappresenta un’ulteriore spinta all’azione, alla solidarietà, alla costruzione di un cammino comune».
Giunto alla nona edizione, iniziata lo scorso 17 marzo per concludersi domenica 9 aprile con il Concerto di Pasqua nella Cattedrale di San Cataldo, il Mysterium Festival con la direzione artistica del Maestro Piero Romano e del Maestro Pierfranco Semeraro, è stato organizzato da Le Corti di Taras in collaborazione con Arcidiocesi di Taranto, Comune di Taranto, Orchestra della Magna Grecia, Chorus e ARCoPU; con il patrocinio di Ministero della Cultura e Regione Puglia e il sostegno di BCC San Marzano di San Giuseppe, Teleperformance, Varvaglione Vini, Comes, Programma Sviluppo, Caffè Ninfole, Baux Cucine e Chemipul.
«Dopo un iter così intenso – ha detto il Maestro Piero Romano – sentito, partecipato con il Mysterium Festival in tutti i quartieri della città di Taranto con repertori diversi e di grande richiamo, siamo giunti al Concerto di Pasqua, un momento particolarmente sentito dalla città, da noi musicisti; uno spirito di servizio, culturale, partecipativo della collettività, si riverbera attraverso le nostre note eseguite nel Duomo: il Mysterium, aperto nella Concattedrale e si chiude nella Cattedrale, in un ideale ponte fra la Città nuova e la Città vecchia».
Due, si diceva, le opere eseguite: La “Messa a quattro voci in La minore” di Vincenzo Bellini e l’Ave Maria di Remo Anzovino. Bellini con “La Messa a quattro voci in La minore” dimostra di non essere rimasto insensibile al bisogno e al mistero di questo dialogo tra l’uomo e Dio affidato alla musica.
Compositore dell’“Ave Maria” commissionata da Le Corti di Taras, il Maestro Remo Anzovino, fra i più originali e influenti compositori e pianisti contemporanei, ha composto su commissione dell’Orchestra della Magna Grecia anche “Una Vela tra i Due Mari”, sinfonia breve per Coro e Orchestra in tre episodi e quattro movimenti, orchestrata dallo stesso compositore per la sonorizzazione della Concattedrale Gran Madre di Dio di Giò Ponti a Taranto.
«Ho provato una grande emozione – ha confessato Anzovino – nell’ascoltare la prima esecuzione dell’“Ave Maria”, un testo immenso e non privo di difficoltà per un compositore per i riferimenti tributati alla storia della musica; importante aver trovato da parte dell’Orchestra della Magna Grecia un grande incoraggiamento per comporla e nel cercare una strada nel musicare questo testo straordinario: ho immaginato un’aria cantata all’interno di una scena di un’opera che altro non è che la vita di tutti i giorni».
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