GDF SEQUESTRA 20 MILIONI A IMPRENDITORE

Riconducibili a un pregiudicato di Taranto già condannato, in via definitiva, per associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni, estorsione e lesioni personali aggravate dall'utilizzo del metodo mafioso

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Beni per 20 milioni di euro sono stati sequestrati dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di finanza di Taranto. Il provvedimento è stato disposto dalla Sezione misure di prevenzione del tribunale di Lecce su richiesta della procura. Disponibilità finanziarie, aziende e quote sociali riconducibili a Michele Cicala, difeso dall’avv. Salvatore Maggio, pregiudicato di Taranto già condannato, in via definitiva, per associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni, estorsione e lesioni personali aggravate dall’utilizzo del metodo mafioso. La misura è l’esito di una complessa attività investigativa svolta dalle Fiamme gialle di Taranto tra il 2019 e il 2021, insieme alla Guardia di finanza di Salerno e al Nucleo Investigativo carabinieri, culminata – nell’aprile del 2021 – che ha coinvolto 46 persone.  L’indagato, dopo un lungo periodo di detenzione e avvalendosi di prestanome, “avrebbe conseguito significativi incrementi patrimoniali”,  spiegano gli inquirenti, “in apparenza frutto del reimpiego dei profitti illeciti delle attività estorsive, reinvestiti progressivamente in una serie di attività commerciali nel settore della ristorazione-bar e del commercio di idrocarburi, eludendo le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione”. Di conseguenza, il Tribunale di Lecce ha disposto il sequestro di auto e immobili ubicati nelle province di Bari e Taranto (terreni agricoli e fabbricati), di compendi aziendali e di quote di partecipazione al capitale sociale di 6 imprese, con sedi-unità locali nelle province di Roma, Salerno, Bari e Taranto, operanti nei settori della ristorazione-bar e del commercio di carburanti, nonché di disponibilità finanziarie. (AGI)
TA1/MRG

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