di Paolo ARRIVO
Quando una donna viene considerata miglior atleta del decennio dalla comunità in cui è nata e cresciuta si può fare una sola cosa: togliersi il cappello, chi ammira le gesta sportive, e applaudire i sacrifici che ci sono dietro la vittoria. Specie se la donna è giovanissima. Era l’estate scorsa quando Francesca Semeraro veniva insignita del “Premio Atleta di Taranto”. Adesso la tarantina, sempre giovane (classe 1997, compirà ventitré anni a ottobre), ha la maturità e l’esperienza per mirare a un grande obiettivo: i campionati italiani assoluti, in programma a fine mese, dal 28 al 30 agosto – la sede è stata spostata a Padova a causa della pandemia.
Al grande appuntamento come ci arriva? Fisicamente è ok. Infatti, al rientro in gara dopo la quarantena, ai campionati regionali assoluti di società su pista a Molfetta, la saltatrice con l’asta ha ritoccato il record regionale pugliese raggiungendo la misura di 4,06 metri. Successivamente ha steccato alla riunione provinciale di Foggia accusando un po’ di stanchezza. Confermando di essere umana, per fortuna: a spingerci alle imprese straordinarie, da scrivere, da vivere, sono proprio i nostri limiti. Come sta mentalmente lo sa soltanto lei. Le sensazioni sono positive, agli occhi di chi le sta vicino…
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