FILCA CISL: UNA SOLUZIONE PER GLI EX CEMENTIR

L'appello dell'organizzazione sindacale

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Oltre ad un anno di cassa integrazione straordinaria per cessata attività, a partire da metà settembre, per i 51 addetti ex Cementir (ora Cemitaly del gruppo Italcementi) a Taranto, ci sia anche un progetto di formazione professionale che punti a collocare il personale nelle bonifiche dell’area di Taranto. Lo chiede la Filca, il sindacato degli edili della Cisl, con Silvio Gullì. “Considerata l’assenza di imprese specializzate in questo territorio nonostante il gran numero di bonifiche di cui Taranto ha bisogno, ritengo sia di fondamentale importanza fornire a Taranto un bacino di lavoratori formati e specializzati proprio nelle bonifiche” propone la Filca.
 Italcementi chiude definitivamente il sito industriale di Taranto, già fermo da alcuni anni, perché per l’azienda non vi è più alcuno spazio per riavviare l’attività produttiva. A luglio Italcementi aveva già avviato la procedura di licenziamento collettivo per i 51 dipendenti. Per la Filca Cisl, “l’attività formativa è strategica sempre e, in particolare, lo diventa in questo caso rispetto al quale sarà di fondamentale importanza l’appoggio della Regione per un piano formativo da approvare nell’ambito delle politiche sociali così che l’Inps possa procedere ai pagamenti, ma soprattutto perché i 51 dipendenti potranno accreditarsi professionalmente, in funzione di nuova attività che potrà vederli impegnati in lavori di bonifica del sito in questione”. Oltre a chiudere lo stabilimento, l’azienda deve infatti chiedere la sospensione dell’Aia al ministero della Transizione ecologica, visto che l’attività viene cessata, e metterlo in sicurezza. Alimentari per anni, cioè quando si produceva il cemento, dalla loppa siderurgica, gli impianti ex Cementir sono anche vicinissimi allo stabilimento ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia. Circa l’ultimo anno di cassa straordinaria (gli addetti Cementir sono già in cig da tempo), Gullì afferma che “il trattamento straordinario di integrazione salariale sarà richiesto per dodici mesi a far data dal prossimo 16 settembre, ma abbiamo anche convenuto che parte del personale potrà essere temporaneamente richiamato in servizio, per lo svolgimento di attività connesse alla messa in sicurezza dello stabilimento”. (AGI) TA1/CHC

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