ECCO IL PIANO OSPEDALIERO D’EMERGENZA DELLA REGIONE PUGLIA

Oltre ai capoluoghi riconvertiti per acuti ospedali per cronicità e lungodegenza di San Cesario, Grottaglie, Canosa, Fallacara, Terlizzi, Ceglie Cisternino, Fasano, Mesagne, Massafra, Mottola, Sannicandro

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Si è svolta stamattina in conferenza stampa web la Presentazione del Piano Ospedaliero emergenza Coronavirus della Regione Puglia.
Queste le dichiarazioni del presidente Michele Emiliano: “I medici devono tutelarsi e informare primari su situazioni a rischio. Se stiamo in casa è per evitare di intasare ospedali. Noi abbiamo prevenuto la situazione: i nostri ospedali non sono ancora saturi. Personale medico si preservi: non si devono infettare in corsia. Sospese tutte le attività non urgenti della sanità. In ospedale si entra solo col 118 dopo aver sentito i medici di medicina generale, non a piedi.
L’idea è creare postazioni isolate per la gestione del Covid ed altre per il resto delle patologie: l’altra indicazione è costruire delle terapie intensive separate. Criteri rigidissimi per l’accesso: nel 50% casi questa malattia non necessita del ricovero. Indirizzo è non moltiplicare gli ospedali ma di concentrarli. Alcuni ospedali erano stati destinati a lungodegenze ma sono intatti, non li abbiamo mai chiusi: molti ci hanno chiesto di destinarli agli acuti. Non si può attuare sempre: ci vuole il minor numero possibile di strutture destinate al Covid, per tutelare operatori, razionalizzare DPI e focalizzare competenze accorpando i casi per imparare dalle esperienze. Se avessimo tanti ospedali sparsi faremmo una fatica enorme: alcuni sindaci immaginano una nuova destinazione per il loro ospedale in base all’emergenza ma erano battaglie sbagliate, assurde, in contraddizione con le linee di indirizzo del Ministero della Salute. Abbiamo comunque impegnato nella battaglia tutti gli ospedali pugliesi, anche quelli degli enti ecclesiastici come il Miulli.
Lo scenario previsto era di circa 2000 contagiati prima del rientro dei 30.000. Abbiamo lavorato su 1000 posti. Il nostro sistema che aveva 11.000 posti letto ne ha aumentati 1000. Il nostro piano riordino ci ha permesso di riallestire posti letto. Abbiamo bisogno di ventilatori che dovranno esserci consegnati dalla Protezione Civile, stiamo tentando di procurarli anche con mezzi autonomi. Siamo in grado di affrontare contagi. Riconvertiti per acuti ospedali per cronicità e lungodegenza di San Cesario, Grottaglie, Canosa, Fallacara, Terlizzi, Ceglie Cisternino, Fasano, Mesagne, Massafra, Mottola, Sannicandro ed altri ridiventano ospedale per acuti”.
Hanno parlato anche il prof. Lo Palco e il dott. Montanaro del Dipartimento regionale di Prevenzione. “Speriamo che già da mercoledì- giovedì – ha detto Lo Palco – i primi effetti delle restrizioni del Governo in base ai nostri modelli possano essere visibili. Persone restano positive per molti giorni, bisogna restare in osservazione per molti giorni. Brindisi e Foggia province più colpite, positivi soprattutto gli uomini, il grosso dei casi nelle fasi più avanzate della vita. Età media 59 anni, maggior parte dei casi sotto 60 anni sono non severi. Maggior parte dei positivi hanno sintomi lievi. Picco previsto verso la fine del mese, noi speriamo che sia più basso e prolungato nel tempo con le misure di distanziamento sociale”.
“Abbiamo scorte di DPI per giorni ma stiamo cercando di recuperare per altre fonti DPI e monitor parametrici – ha concluso Montanaro – . Su 2000 contagiati servono 1000 posti letto di area medica e 200 di terapia intensiva. In Puglia 32 unità di terapia intensiva e 260 posti per terapia intensiva non Covid. Abbiamo già assunto svariate decine di unità di medici e Oss”.

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