CORONAVIRUS, IL VADEMECUM DELLE PRECAUZIONI DELL’OMS

Vietato creare allarmismi sulla questione innescata in Estremo Oriente. Ma è bene prendere nota delle raccomandazioni dell’Oms

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di Paolo ARRIVO

 

Nessun allarme per il virus proveniente da Wuhan in Cina. La premessa è doverosa. Al bando la psicosi: nelle scorse ore a Lecce si è verificato un falso caso sospetto, per colpa di un video che via Whatsapp ha fatto il giro del Salento – si dava per certa la presenza di un cinese ricoverato in gravi condizioni al pronto soccorso. Se da un lato è doveroso verificare sempre le fonti e le bufale che possono circolare sul web, dall’altro è opportuno soffermarsi sulle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, che considera elevata la minaccia della propagazione dell’epidemia al resto del mondo – sono salite a 106 le vittime del coronavirus, i casi accertati di contagio più di 4500. Quasi settemila quelli sospetti. L’Organizzazione mondiale della sanità ha diramato il vademecum delle precauzioni, utili a contenere il rischio generale di trasmissione di infezioni respiratorie acute. Sono norme di buon senso che non impattano nella vita della persona negativamente.

LE RACCOMANDAZIONI –Dall’evitare contatti stretti con soggetti affetti da infezioni respiratorie acute, o contatti non protetti con animali selvatici o domestici, al rafforzamento delle misure standard di prevenzione e controllo delle infezioni all’interno degli ospedali, soprattutto nei pronto soccorso. Inoltre le persone che presentano sintomi di infezione respiratoria acuta dovrebbero applicare misure di igiene respiratoria. Ovvero mantenere la distanza di “sicurezza”, quando si tossisce o starnutisce, coprire con un fazzoletto monouso il naso o la bocca. Lavarsi spesso e bene le mani è sempre una buona norma. Quanto ai viaggiatori, l’Oms non raccomanda alcuna misura sanitaria specifica, i quali dovrebbero recarsi dal medico se presentano sintomi di malattia respiratoria. Ebbene, fuori protocollo, un’ulteriore raccomandazione potrebbe essere quella di baciare la persona (sana) che proviene dall’Estremo Oriente, e di abbracciarla con affetto. Perché la medicina cura e previene ma i buoni sentimenti possono essere miracolosi miracolosi, talvolta…

 

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