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Confimprese Taranto, aziende non risparmino su igiene e sicurezza

Greco: "Tante sanzioni durante le festività devono far riflettere"

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“Tante sanzioni durante le festività per violazioni alle norme
igienico-sanitarie e di sicurezza sul lavoro devono far riflettere. Le
aziende hanno il dovere di adeguarsi per scongiurare rischi per i
consumatori e tutelare i propri dipendenti. Evidentemente, questa
consapevolezza ancora non c’è e noi dobbiamo proseguire nell’opera di
sensibilizzazione”.  Così Federico Greco, presidente di Confimprese
Taranto, confederazione della micro, piccola e media impresa, emanazione
territoriale di Confimprese Italia, dopo la notizia dei sequestri di
alimenti e strutture per un valore complessivo di circa 1,4 milioni di
euro da parte dei carabinieri del Nas di Taranto che hanno comminato
sanzioni per oltre 40mila euro a seguito di violazioni delle normative
igienico-sanitarie.
“Rivolgiamo un plauso alle forze dell’ordine – aggiunge Greco – che
sicuramente nel periodo delle feste natalizie hanno rafforzato i
controlli sia per le condizioni igieniche delle attività di vendita di
alimenti e ristorazione che per la sicurezza sul lavoro. Sicuramente un
grosso sforzo lo hanno fatto i carabinieri del Nas, in collaborazione
con l’Asl. Sono state numerose le infrazioni rilevate nel nostro
territorio. Per i controlli al comparto pescheria è stata impegnata
anche la Capitaneria di porto”.

Secondo il presidente di Confimprese Taranto “le sanzioni per le
violazioni alle norme igienico-sanitarie dovrebbero essere inasprite
ancora di più per il semplice motivo che in questo momento un’azienda
che non possiede il manuale di autocontrollo Haccp (un insieme di
procedure che permettono di individuare i possibili pericoli di
contaminazione legati alla preparazione ed alla conservazione degli
alimenti) o ha un manuale non aggiornato rischia al massimo una multa di
3mila euro e una volta pagata spesso ritorna a violare la legge. Se
invece quella sanzione fosse stata di 30mila euro sarebbe stata un
deterrente in più”.
Più in generale, per quanto riguarda le norme relative alla sicurezza
sul lavoro “le sanzioni – rileva Greco – sono state aumentate e in caso
di recidiva triplicano. Tuttavia, il numero degli infortuni resta
elevatissimo e insopportabile. Colpa dei datori di lavoro che continuano
a considerare i controlli sulla sicurezza come una imposizione che
comporta solo un esborso economico. Non è così.  Dico da tantissimi anni
che la sicurezza sul lavoro è un investimento sul capitale umano. Se un
dipendente lavora in maniera serena, non ha paura di subire infortuni,
sicuramente produrrà molto di più. Il nostro appello alle aziende è
quello di adeguarsi agli standard di sicurezza. C’è sempre bisogno di
effettuare la sorveglianza sanitaria e ad ogni cambio di mansione, a
ogni attrezzatura introdotta all’interno del ciclo produttivo aziendale,
andrebbe aggiornato il dvr (documento di valutazione rischi)”.

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