CHIARA FUMAI “TORNA” A BARI, IN MOSTRA AL TEATRO MARGHERITA

Dal 22 febbraio a fine marzo, esposizione a cura di Antonella Marino per omaggiare la grande artista morta a soli 39 anni nel 2017

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Di Paolo ARRIVO

Diffondere i valori del femminismo radicale e della cultura queer. È la mission dell’associazione The Church of Chiara Fumai, diretta dalla signora Liliana Chiara, mamma della 39enne scomparsa nel 2017. Era un pomeriggio d’agosto afoso… Per omaggiare Chiara Fumai, e presentarla a chi non la conosce, la città in cui l’artista romana è cresciuta e deceduta la ricorda con una mostra che verrà inaugurata il sei febbraio: un percorso “immersivo ed esperienziale”, come è stato definito, tra documenti, video e installazioni. Verrà ricordata con una grande festa, inoltre. Momento di condivisione, in programma il 22 febbraio – giorno del compleanno dell’artista barese. L’esposizione è curata dalla critica d’arte Antonella Marino e troverà accoglienza al teatro Margherita sino alla fine di marzo. Successivamente l’omaggio si sposterà a Ginevra con una grande retrospettiva.

Chiara Fumai ha fatto dell’ideologia radicale femminista il suo linguaggio e la sua passione. Artista di caratura internazionale, tra i suoi lavori ricordiamo: “The Moral Exhibition House” del 2012, l’omaggio a Carla Lonzi in “Sputiamo su Hegel” (1970), la videoinstallazione “The Book of Evil Spirit”, in cui l’artista interpretava la sensitiva Eusapia Palladino. La sua opera era nota in tutto il mondo. È stata anche la prima dj italiana a suonare in Cina, all’Impulse Festival 2006. Improvvisa la morte, e misteriosa (fu suicidio): il corpo è stato ritrovato nella galleria Doppelgaenger di Bari vecchia, dove era ospite. Con lei se n’è andato un talento dell’arte contemporanea che tanto avrebbe potuto offrire al Belpaese. Post mortem la sua arte è sbarcata a New York, l’anno scorso, alla mostra Less Light, con due opere simbolo: “Dogaressa Elisabetta Querini, Zalumma Agra, Annie Jones, Dope Head, Harry Houdini, Eusapia Palladino read Valerie Solanas (2012-13) e “The Book of Evil Spirits” del 2015.

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