BRINDISI, VERSALIS (ENI): “QUELLE EMISSIONI NON SONO NOSTRE”

L'azienda prende le distanze dall'ordinanza di blocco firmata dal sindaco

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In relazione all’ordinanza del Sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, che ha bloccato le attività dell’impianto Eni, fermo per manutenzione, in una nota  Versalis precisa, innanzitutto, “che non risulta in base a quali accertamenti istruttori si sia giunti a individuare il sito della società – che peraltro era ed è in una situazione di fermo impianti per manutenzione – quale possibile fonte delle emissioni odorigene.

In relazione all’ordinanza del Sindaco, infatti, il sito di Versalis è stato oggetto di verifica soltanto ieri e successivamente alla notizia circolata a mezzo stampa. Peraltro, in sede di verifica, che non ha evidenziato alcuna anomalia in atto, sono state chieste informazioni e documentazione circa la fermata in corso, che prontamente la società ha fornito e completerà di fornire, le quali dovranno essere oggetto di successiva valutazione da parte dell’ente di controllo.

In attesa degli esiti delle verifiche in corso, Versalis ribadisce la piena regolarità della propria attività industriale ed esclude la riconducibilità al proprio sito delle emissioni odorigene oggetto dell’ordinanza.

In una congiuntura già critica e data la perdurante ostilità verso il proprio operato, Versalis intraprenderà un dialogo con le Organizzazioni sindacali per valutare tutte le possibili azioni future”.

Per la cronaca, l’ordinanza di sospensione del cracking del petrolchimico brindisino era stata firmata ieri – 20-5-2020 – dal sindaco Riccardo Rossi, all’esito dei primi sopralluoghi di Arpa e Nucleo Nbcr del comando provinciale dei Vigili del Fuoco, pur non in presenza di esiti definitivi.

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