BRIGATI (FIOM): “STRANA INIZIATIVA DI LEONARDO”

"SOLDI AI DIPENDENTI CHE SEGNALANO GIOVANI LAUREATI"

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Sulle bacheche aziendali all’interno del sito Leonardo di Grottaglie, da qualche giorno, sono stati affissi annunci di ricerca di laureati STEM per tutto il gruppo, con i quali si chiede ai dipendenti di segnalare nominativi – corrispondenti ai requisiti – da poter valutare e poi eventualmente assumerli.

Tale richiesta – sottolinea Francesco Brigati, segretario della Fiom Cgil – potrebbe sembrare quasi “normale” se non fosse per il fatto che ad ogni lavoratore, la cui segnalazione va poi a buon fine, vengono riconosciuti 1500 €, per un massimo di 5 segnalazioni a dipendente.

Tale scelta aziendale, oltre ad essere decisamente sbagliata per un grande gruppo come Leonardo, è priva di una connessione con i propri dipendenti soprattutto vista la drammatica situazione del sito di Grottaglie in cui molti lavoratori sono in cassa integrazione e, con l’avvio di un ulteriore periodo di 13 settimane di CIGO, vedono allontanarsi sempre più l’obiettivo della piena occupazione.

Pertanto crediamo indispensabile aumentare le risorse per diversificare l’attuale processo produttivo legato ancora inevitabilmente alla monocommittenza di Boeing e investire concretamente sui propri lavoratori dando anche la possibilità ai tanti operai che nel corso degli anni si sono laureati di veder accrescere il proprio bagaglio lavorativo.

Inoltre, la multinazionale Leonardo dovrebbe interrogarsi seriamente sulle motivazioni per cui, negli ultimi anni, è diventata così poco attrattiva per i giovani laureati e riteniamo che la discussione vada affrontata sia rispetto agli investimenti necessari nel campo della ricerca, sviluppo ed intelligenza artificiale che nella capacità di saper coinvolgere attivamente le Università e Politecnici del territorio e non, invece, ricorrere alla strategia miope della monetizzazione delle segnalazioni ai dipendenti per ogni assunzione.

Il tempo delle scelte è adesso e come Fiom non rimarremo a guardare in attesa che l’azienda acceleri sul processo di diversificazione.

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