ARCELORMITTAL E SINDACATI, ACCORDO PER EMERGENZA SANITARIA

Rafforzati tutti i dispositivi, fermata temporanea di alcuni impianti

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Presso la direzione ArcelorMittal di Taranto, si è tenuta la riunione tra la direzione aziendale e le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Usb ed Ugl a seguito delle varie comunicazioni sindacali inoltrate, nei giorni scorsi, alla stessa ArcelorMittal Italia, in materia di Coronavirus.

Ecco di seguito la nota dei sindacati.

Nell’odierno incontro le parti hanno proceduto all’esame ed approfondimento di ogni misura idonea diretta alla prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, adottate nello stabilimento di Taranto, in applicazione a quanto già definito dagli interventi Dpcm, alle raccomandazioni fornite dall’Istitito superiore si sanità, dal Ministero della Salute, dalle Asl competenti ed alle disposizioni aziendali già comunicate.

In tale ottica l’azienda ha preliminaemente ribadito le iniziative intraprese a far data dal 24 febbraio scorso e confluite in linee guida e raccomandazioni, alcune delle quali in accoglimento di richieste sindacali.

Nel corso dell’incontro azienda e sindacati hanno convenuto di introdurre ulteriori iniziative temporanee dirette a perseguire il comune obiettivo, in particolare:

  • incremento sin dal secondo turno odierno del parco pullman (5 per turno) al fine di diluire la presenza all’interno degli stessi che non potrà essere superiore a 25 unità per corsa;

  • ampliamento dei contratti di appalto finalizzati all’implementazione rafforzamento degli attività di pulizia e sanificazione degli spogliatoi su turni;

  • ad oggi le attività a giornata sono stimate in circa 3000 unità. L’azienda ha comunicato che, ove applicabile, ha già avviato parte del personale a giornata anche ad un’articolazione a turni. Il lavoro agile è stato avviato per aree e funzioni già a partire dalla giornata di ieri, per un numero ad oggi quantificato in circa 200 dipendenti;

  • l’azienda si riserva di verificare l’ampliamento della platea di riferimento nel rispetto della policy aziendale. Fermata temporanea degli impianti Treno Lamiere, Finitura Lamiere, Ossitaglio e Zincatura 2 che impatta per un numero di circa 500 unità. Infine, riduzione in tutto lo stabilimento delle attività cosiddette a giornata nella misura di almeno il 25%;

  • per quanto riguarda il tema dei terzi ArcelorMittal sta prendendo atto delle iniziative unilaterali di alcune società che stanno comunicando l’impossibilità di proseguire nelle attività previste dai contratti di riferimento. Ad oggi il numero complessivo delle attività interrotte ammonta a circa al 20% in meno; l’azienda ha illustrato alle organizzazioni sindacali i dati quantitativi di prelievo dei Dispositivi di protezione individual (mascherine) prelevati nell’ultimo periodo, che ammontano a diverse migliaia. I prossimi arrivi sono previsti entro la fine della prossima settimana per circa 12.000 pezzi, che verranno assegnati nel rispetto del Documento di valutazione dei rischi e delle linee guida in materia di Covid-19;

  • ad ogni varco/gate il personale sociale e terzi in entrata nello stabilimento sarà sottoposto al controllo della temperatura corporea, attraverso apposita strumentazione e a cura di operatori sanitari. Eventuali anomalie saranno tempestivamente comunicate alla Asl territorialmente competente e la gestione delle stesse avverrà nel rispetto dei protocolli sanitari assegnati dall’autorità pubblica predetta. L’azienda procederà ad informare il garante della privacy, dell’iniziativa in corso. Tale iniziativa entrerà in vigore solo ad informativa avvenuta e previa individuazione del mercato di operatori sanitari.

Tali importanti misure si aggiungono a quanto già comunicato e realizzato da parte aziendale nell’ottica di prevenire ed ottemperare al quadro normativo venutosi a delineare. Tutto ciò premesso, e al fine di fornire ulteriori chiarimenti e disponibilità in ordine ad ulteriori richieste avanzate nel corso dell’incontro odierno, le parti hanno deciso di riaggionnarsi lunedì 16 marzo alle ore 11,30 presso la sala riunioni della direzione di Taranto, anche alla luce delle attese modifiche da parte dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Per tanto vista l’apertura mostrata dall’azienda rispetto a quanto richiesto dalla Fim Cisl nei giorni scorsi, abbiamo deciso di sospendere lo sciopero, in attesa sia delle novità che potrebbero giungere dalla Presidenza del Consiglio, sia per l’aggiornamento e per le ulteriori richieste avanzate all’azienda.

Questo è un primo importante risultato raggiunto e per cui ringraziamo tutti i lavoratori per la forte partecipazione allo sciopero.


Sull’incontro si registra anche la nota dell’Usb:

Sospeso oggi alle 15.00 lo sciopero indetto nelle ultime ore di ieri per protestare sulle mancate risposte di Arcelor Mittal in merito alla necessità di osservare le disposizioni mirate ad evitare il contagio da Coronavirus. Primi risultati dopo la riunione tenuta nel pomeriggio tra le organizzazioni sindacali e la dirigenza aziendale.
Enzo Mercurio, Segretario di Settore di Fabbrica Usb, e Alessandro Damone, Esecutivo di Fabbrica Usb: “Rispetto alle rivendicazioni fatte, abbiamo ottenuto la riduzione dei lavoratori nel 1° turno pari al 42,5 %, quindi da 3.000 a 1.750 unità. Si tratta di un taglio lineare sulle attività del 25%; 200 dipendenti da lunedì prossimo lavoreranno da casa con il sistema dello smart working. L’azienda si impegna a raggiungere le 300 unità. Inoltre 500 lavoratori vengono posti in cassa integrazione in seguito alla fermata di Zincatura 2, Treno Lamiere, Finitura Lamiere e Ossitaglio. Ancora 25% della forza lavoro in meno su tutte le attività rimanenti.
Con ogni probabilità, la prossima settimana, l’azienda si attrezzerà per controllare i lavoratori in entrata con termometro laser. Nel caso in cui si dovesse rilevare una temperatura corporea superiore alla norma, interverranno gli operatori sanitari per mettere in moto il meccanismo previsto mirato a verificare lo stato di salute ed evitare il contatto con i colleghi. Inoltre, per ridurre più possibile l’affollamento sugli autobus, l’azienda ha introdotto altri 5 mezzi, con il limite massimo di 25 lavoratori a bordo rispetto ai 90 presenti di norma.
Per quel che concerne l’appalto, per il quale era stata avanzata la richiesta della riduzione del 30%, alcune ditte hanno comunicato l’impossibilità di operare in condizioni di sicurezza; da qui la consequenziale diminuzione dei lavoratori.
Prossimo incontro previsto per lunedì alle 11.30 presso la Direzione Arcelor Mittal, occasione per discutere di eventuali ulteriori provvedimenti governativi sull’emergenza Covid-19.
Puntiamo comunque a portare gli impianti a regime di comandata. Auspichiamo che il Governo vari una norma per l’allargamento della Cigs per consentire ai dipendenti di stare a casa con le proprie famiglie in questo momento delicato. Questo è un primo passo. La prossima settimana o il numero dei lavoratori a casa aumenta o riattiveremo lo sciopero”.

Enzo Mercurio Segretario di Settore di Fabbrica Usb
Alessandro Damone Esecutivo di Fabbrica Usb

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