VICO: “BASTA CON L’ALLARMISMO SUL PAISIELLO”

Basta con l’allarmismo sul futuro dell’Istituto Musicale Paisiello. La dura critica arriva dal parlamentare uscente Ludovico Vico, critico nei confronti del direttore dell’istituto, Maggi.

“Perché – scrive Vico – il direttore del Paisiello, dott. Maggi, continua a fare dell’allarmismo sulle sorti dell’Istituto Musicale Tarantino?

-Con il DM 1005, già registrato dalla Corte dei Conti il 30 gennaio 2018, sono stati assegnati al Paisiello 351.319€ per il 2017 a cui si aggiunge un’altra quota di 438.171€ sempre per il 2017, per un totale di 789.490€ (vedi allegato);

-Con la norma definitiva in Legge di Bilancio 2018, si avvia la procedura di Statizzazione.

Perché così “impaziente” dopo un lungo silenzio? Perché il capo dell’Istituto invece di tranquillizzare i docenti, gli studenti e le loro famiglie sul “futuro certificato” del Paisiello, da’ sfogo ad una siffatta e reiterata comunicazione allarmistica in tandem con il Presidente della Provincia?

A giugno scorso con un emendamento si sancì la procedura di Statizzazione e a Dicembre la definizione con i relativi Decreti, grazie al gruppo Pd alla Camera ed ai miei emendamenti e della collega Duranti, grazie ai Sindacati Confederali e soprattutto all’impegno della Ministra Valeria Fedeli.

Senza “strombazzamenti” il Paisiello è stato salvato ( grave sarebbe stato il contrario).

Eppure non sembrarono contenti il management del Paisiello ed il Presidente della Provincia ne’ a Giugno ne’ a Dicembre, anzi annunciarono i licenziamenti per mancanza di fondi.

…e allora direttore Maggi, come si dice in maniera popolare: “a che gioco stiamo giocando con il Presidente della Provincia?”

Forse “Lor Signori” non sanno che una norma di legge e un Decreto di assegnazione di risorse finanziarie sono Intangibili?

…e allora, “cui prodest” l’agitazione?

Io sono stato in continuo contatto con il Capo di Gabinetto del MIUR a gennaio perché il Decreto fosse rapidamente emesso e in questi giorni per la accelerazione dei trasferimenti finanziari.

Forse, un capo di Istituto dovrebbe operare allo stesso modo… nell’interesse dei docenti, degli studenti e loro famiglie. Ma questa è la mia opinione”.

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