TURCO: “TUTELARE I LAVORATORI DI TARANTO”

IL SOTTOSEGRETARIO CHIEDE IL RAFFORZAMENTO DELLA CLAUSOLA SOCIALE

“Rafforzare la clausola sociale e tutelare i lavoratori di Taranto”. Lo dichiara Mario Turco, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, dopo la riunione di oggi in Prefettura sul Contratto istituzionale di sviluppo Taranto coordinata attraverso il web. Erano presenti il prefetto di Taranto, Demetrio Martino, Invitalia e Investitalia.
“Oggi – dice Turco – abbiamo incontrato tutte le stazioni appaltanti del Cis per discutere di una questione fino ad oggi sottovalutata: la corretta applicazione dell’articolo del Contratto Istituzionale di Sviluppo, la cosiddetta clausola sociale, che prevede l’utilizzo di imprese e lavoratori del bacino di crisi, area complessa di Taranto”. “Il tema già discusso con le parti sindacali – ha detto il sottosegretario Turco – trova la sua specifica su alcuni dati Istat. Il tasso di occupazione in provincia di Taranto è di circa il 30% e scende all’8% nella fascia di età tra i 16 e i 23 anni. E ancora, il tasso di disoccupazione sfiora il 64% dei giovani e stiamo parlando di dati aggiornati al 2018, che dunque non prendono in considerazione gli effetti della pandemia, né tantomeno i dati eccezionali sul numero di ore di cassa integrazione straordinaria. L’idea – afferma ancora Turco – è di siglare un protocollo d’intesa prefettizio tra le stazioni appaltanti, la struttura tecnica del Cis e le parti sindacali, affinché si possa prevedere una premialità per le imprese di Taranto o per quelle che si impegnano ad assumere manodopera locale disoccupata, in mobilità o sotto altra tutela. Nei prossimi giorni – annuncia il sottosegretario alla presidenza – faremo una serie di approfondimenti tecnico-legislativi al fine di istituire, eventualmente, una piattaforma telematica in cui iscrivere lavoratori e imprese che rientrano nel bacino di crisi”. Con riferimento a quest’ultimo aspetto importante sarà il supporto delle associazioni sindacali, datoriali, della Regione Puglia e di altre autorità preposte per definire professionalità e percorsi formativi”, conclude Turco. (AGI)

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