STORIA E FUTURO DELLE AREE DEMANIALI MILITARI, UN SUCCESSO

L'incontro, tenuto alla SVAM, è stato organizzato da ANUA e ARCA

Ha registrato successo e consensi unanimi il convegno “Storia e futuro delle Aree Demaniali Militari nella città di Taranto”, organizzato da Aldo Marturano, presidente dell’Associazione Nazionale  Ufficiali Aeronautica sezione di Taranto e da Alfredo Cervellera, presidente dell’Associazione Culturale Ricreativa Ambientale ARCA Taranto.

“L’obiettivo che si sono prefisse le Associazioni ARCA e Associazione Nazionale Ufficiali Aeronautica, Sez di Taranto, da noi presiedute – spiegano i due presidenti –  è stato ampiamente raggiunto.

Su questo tema, ritenuto da noi decisivo per il futuro della nostra città, si è riaperto il dibattito e si sono riscontrate convergenze importanti tra tutti gli intervenuti. Ringraziamo innanzitutto il col. Gianluca Capasso, Comandante della SVAM (ex Idroscalo “Bologna”) presso cui si è tenuto l’evento, per la sua squisita ospitalità e il dottor Massimo Brandimarte per aver condotto con maestria e sagacia il dibattito”.

I relatori, Alfredo Cervellera e Massimiliano Briganti, hanno illustrato, anche con immagini storiche, lo sviluppo delle aree demaniali militari in 130 anni, dalla nascita dell’Arsenale M.M., all’idroscalo “Bologna” fino ai giorni nostri. Hanno, inoltre, fatto il punto sulle dismissioni in atto e sulla loro potenzialità per una alternativa turistica e culturale per la nostra Città.

La Marina e l’Aeronautica Militare hanno preservato con cura e diligenza luoghi di incomparabile bellezza dimostrandosi sempre pronte, appena cessate le esigenze operative, ad interloquire con l’Amministrazione Comunale di Taranto per la cessione di dette aree al demanio civile e per la loro valorizzazione.

“Un esempio in tal senso – proseguono i presidenti Marturano e Cervellera – ce l’ha dato l’intervento del dottor Michele Conversano, che ci ha resi partecipi, nell’ambito dei finanziamenti regionali del Programma Ambiente e salute, dell’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’ex Cinema e di parte dell’ex CRAL Arsenale per ricavare una palestra per anziani e un auditorium. Un altro esempio è data dall’accordo Marina Ente civico per la riapertura alla città dalla prossima settimana delle strutture sportive di via Cugini”.

L’intervento dell’avvocato Sergio Prete, Presidente dell’Autorità Portuale, si è incentrato sul recupero della ex Stazione Torpediniere per ospitare imbarcazioni e navi da diporto, oltre alle consuete navi da crociera che quest’anno raddoppieranno a dieci gli approdi, consentendo un maggior afflusso del turismo in città.

“Prete – spiegano – ci ha informato che il Porto di Taranto non è assolutamente escluso dalla “Via della Seta”, cioè dagli accordi commerciali con la Cina, anzi l’avvio della operatività del molo polisettoriale con la compagnia turca Yilport e della ZES, ci consentirà di riallacciare i rapporti con l’oriente e di sviluppare al meglio le infrastrutture portuali e retro portuali”.

L’Ammiraglio Salvatore Vitiello, Comandante Marittimo Sud, ha confermato tutto l’impegno della Marina Militare per Taranto, che è considerata la sua base navale più importante ed un crocevia strategico nel Mediterraneo.

Lo dimostra l’aver voluto tenacemente effettuare i lavori sulla sua nave ammiraglia, il Cavour, nell’Arsenale di Taranto anche per valorizzare l’impresa navalmeccanica tarantina ed aiutare l’economia localPer quanto concerne la polemica sorta sul Veneto in demolizione, ha ricordato il costo elevatissimo per la bonifica obbligatoria dell’amianto presente a bordo e ha dichiarato tutta la disponibilità della Marina Militare a cedere ai fini della musealizzazione, oltre ad uno degli ultimi sommergibili superstiti della classe Sauro, anche la prestigiosa ex nave ammiraglia, il Garibaldi.

“Bisogna però da subito – sottolineano – , cioè prima che la nave venga dichiarata in disarmo, avviare tale progetto con il coinvolgimento di tutti gli attori necessari: Marina Militare, Amministrazione Comunale, Regione, Governo e Autorità Portuale a cui sarà ceduta l’area dell’ex Stazione Torpediniere, dove insieme al sommergibile potrà essere musealizzata. Questo come altri temi, come quello del recupero delle officine storiche dell’Arsenale, sanno affrontati con il Governo nella ripresa del tavolo per il Contratto Istituzionale di Sviluppo. Conoscendo i sentimenti di amore per Taranto dell’ammiraglio Vitiello, non abbiamo alcun dubbio si impegnerà al massimo nel conseguire questo obiettivo”.

E intervenuto, alla fine, come delegato del Sindaco Rinaldo Melucci, l’Assessore all’Urbanistica, arch. Ubaldo Occhinegro, che ha assicurato l’attenzione dell’Amministrazione Comunale ai temi trattati nel Convegno: bellezza e strategicità di Taranto da salvaguardare come questi luoghi della memoria.

In particolare si è soffermato sulla richiesta del dottor Cervellera che il Mar Piccolo ritorni ad essere il cuore pulsante di Taranto, sgravandolo dai pesi urbanistici della industria bellica del passato, e riprendendo il progetto, in termini nuovi, della metropolitana leggera e di una mobilità sostenibile nella città.

L’Assessore ha inoltre assicurato i presenti che i temi del dibattito saranno tenuti nella massima considerazione al momento della stesura del Documento Programmatico Preliminare per il nuovo Piano Urbanistico Generale di Taranto.

“Un ringraziamento particolare – concludono Marturano e Cervellera – va agli artisti dell’Associazione Culturale L’Impronta, a partire dal suo Presidente Arturo Camerino, che hanno allestito una bellissima mostra di quadri e regalato ai relatori alcune loro opere. Dato il risultato ottenuto ci auguriamo di poter replicare questa iniziativa nella città”.

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