RAFFINERIA ENI, TURCO CHIEDE INDAGINE AL MINISTERO DELL’AMBIENTE

Il senatore: "Pronti a convocare Eni in audizione a Palazzo Madama"

Il caso delle emissioni odorigene prodotte nelle ultime ore dalla Raffineria Eni di Taranto non si placa. Sull’argomento interviene il sen. Mario Turco del M5S che annuncia un prossimo contatto con il Ministero dell’Ambiente.

Un temporale estivo ha mandato in tilt una raffineria, ma soprattutto ha provocato uno sversamento in mare le cui conseguenze sono ancora tutte da valutare ed emissioni in atmosfera capaci di ammorbare l’aria nel raggio di oltre 10 km.

Ora è tempo di chiederci e chiedere alle istituzioni, oltre che all’Eni, se i sistemi d’emergenza di cui è dotato lo stabilimento di Taranto, così come quelli degli altri stabilimenti italiani, siano al passo con i tempi e se siano in grado di ridurre al minimo l’impatto sulla salute delle città che li ospitano.

Per questo intendo attivarmi per fare sì che il ministero dell’Ambiente avvii un’indagine conoscitiva sui sistemi di sicurezza in uso alle raffinerie e di conseguenza anche in quella di Taranto. Lo farò attraverso una missiva indirizzata al ministro Costa e ai vertici dell’Eni. E se si renderà utile convocheremo questi ultimi in audizione a Palazzo Madama.

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