PORTO DI TARANTO, MAMMA LI TURCHI? PRETE SMENTISCE (VIDEO)

La Yilport Holding vorrebbe insediarsi nell'intero molo polisettoriale. Ma l'Authority dice: "Nessuna nuova richiesta"

Sventolerà la bandiera turca sul Molo Polisettoriale? Prete smentisce.

Presto sul Molo Polisettoriale di Taranto potrebbe sventolare la bandiera turca. Una richiesta per ottenere in concessione l’intera infrastruttura,  secondo alcune indiscrezioni, sarebbe infatti già stata avanzata ufficialmente da parte del Gruppo Yildirim, con sede ad Istanbul, lo scorso 29 giugno. Tra le merci che i turchi vorrebbero trattare nell’area ex TCT figurano i contenitori ed i rotabili. Se così fosse, al Molo Polisettoriale oltre alle navi portacontainer attraccherebbero anche quelle Ro/ro. Il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio però smentisce l’indiscrezione: «No, al momento non c’é nessuna domanda nuova e andiamo avanti con la procedura che è attualmente in piedi».

Lo abbiamo video intervistato.

Va ricordato che sul tavolo dell’Adsp del Mare Ionio esistono già quattro richieste, che però fanno riferimento ad aree limitate dello stesso Polisettoriale. Finora il problema della Port authority era come compatibilizzare le proposte ricevute, visto che parte delle aree per le quali i diversi soggetti hanno chiesto la concessione, si sovrappongono. «Venerdì ci sarà l’incontro relativo al dialogo competitivo – afferma Prete – ed eventualmente dare un termine alle società per integrare le domande rispetto alle osservazioni che la Commissione interna ha già evidenziato, verificando se si riesce ad ottenere una compatibilità tra le domande che al momento risultano sovrapposte tra di loro».

La candidata turca Yilport Holding, una sussidiaria del Gruppo Yildirim, costituita nell’agosto del 2011, possiede 4 terminal portuali in Turchia, 7 in Portogallo, 2 in Spagna, 1 in Perù,  1 a Malta, 1 in Norvegia e 2 in Svezia per un valore complessivo di oltre 2 miliardi di dollari, nei quali movimenta 5,68 milioni di TEU in container, 16 milioni di tonnellate di rinfuse solide e generiche, 1,65 milioni di metri cubi di merci liquide e  700.000 CEU (Car Equivakent Unit) di merci rotabili.

L’obiettivo generale di YILPORT Holding è di entrare entro il 2025 nella top ten mondiale. Per essere altamente competitivi e godere di una redditività sostenibile gli interessi portuali di YILPORT Holding sono diversificati. In Turchia il gruppo è leader nel mercato della movimentazione di container, merci alla rinfusa, liquide, generali e project cargo. YILPORT ha anche promosso l’espansione di servizi come autotrasporto, stoccaggio e carico di minerali, magazzinaggio, servizio di trasporto container e altro.

Nel 2016 Yilport Holding, ha acquisito il 100% delle azioni della società  portoghese TERTIR (costo dell’operazione 335 milioni di Euro), che controllava dieci terminal portuali: 7 in Portogallo, 2 in Spagna e 1 in Perù. L’operazione ha portato in dote a Yilport Holding  anche il 50%  delle quote di “Terminales Portuarios Euroandinos” di Paita, in Perù, il secondo porto del paese per movimentazione di container. (Antonello Napolitano)

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