“Rintracciare una zona sicura dove lasciare l’auto, nei pressi di Teleperformance, sembra oramai diventato un affare di Stato”. E’ la dura constatazione della Segreteria UGL Telecomunicazioni Taranto.
“Da troppo tempo – scrivono – , infatti, i lavoratori del call center stanno vivendo un profondo disagio a causa della chiusura del parcheggio interno, che ha costretto chi ne usufruiva, a trovarne uno esterno, aggiungendosi così alla gran parte dei colleghi già sottoposta a questo speciale stress. Cercare un angolo di asfalto su cui ubicare il mezzo, che si tratti di un’auto o di una moto, è diventato faticoso, sia in termini di tempo che di costi e salute. Vedere camminare sul manto stradale, sotto il cocente sole estivo, chi ha problemi di pressione o chi è in attesa di diventare mamma lascia davvero sconsolati. Inoltre spesso e mal volentieri, per reperire uno spazio utile al proprio mezzo, bisogna percorrere a piedi, per arrivare sul luogo di lavoro, distanze eccezionali che sfiorano il chilometro.
Tutto sa di beffa, ancora più che, com’è accaduto due giorni fa, la polizia municipale, nell’ambito delle proprie legittime e sostanziali funzioni, s’intende, ha effettuato un sopralluogo, munita di telecamera per la rilevazione delle targhe, al fine di elevare delle multe.
Lungi dal voler difendere l’autista irriguardoso delle norme del codice della strada, anzi, UGL Telecomunicazioni continua a combattere in prima linea per spezzare questo diabolico circolo vizioso. UGL Telecomunicazioni, da tempo, ha sollevato la questione con più amministrazioni comunali, ma di fatto non v’è stata una concreta risposta, se non sommarie e sterili rassicurazioni.
La soluzione non può essere una sanzione, che intacchi ancora di più il potere d’acquisto delle famiglie dei lavoratori. E non può essere neanche quella prospettata da altra organizzazione sindacale che, pur concedendo il beneficio della buona intenzione, ha invitato l’amministrazione comunale a intervenire. E i risultati sono stati quelli visti l’altro giorno.
Urgono soluzioni, ma per trovarle bisogna sedersi attorno a un tavolo e parlane, ma presto”.