“ONCOEMATOLOGIA, REGIONE E ASL NON CI RISPONDONO”

La richiesta di incontro dell'associazione Giorgio Forever
Nei giorni scorsi l’associazione GiorgioForever ha inoltrato alla Asl di Taranto, alla regione Puglia, al primario Valerio Cecinati e all’Ail una richiesta di incontro in merito al reparto di oncoematologia pediatrica del SS Annunziata di Taranto.
L’incontro – si legge in una nota inviata da Angelo Di Ponzio –  finalizzato a porre il focus sul futuro di questo reparto avrebbe voluto approfondire le problematiche che hanno portato questo reparto a non decollare mai dopo la sua nascita nel presidio ospedaliero tarantino nonostante l’eccellente lavoro del suo primario, il dottor Cecinati, e del personale in servizio.
Dopo aver ricevuto risposta e disponibilità dal dottor Cecinati e dall’Ail abbiamo registrato il totale mutismo da parte della regione Puglia e da parte dell’Asl di Taranto. Crediamo che questo sia un pessimo segnale che ci dimostra come gli organi istituzionali non debbano relazionarsi con la comunità locale e soprattutto con le associazioni del territorio titolate a contribuire anche in un ambito delicato e complesso come quello di un reparto che ospita bambini che curano un tumore. Non a caso, forse, non siamo riusciti a trovare l’indirizzo pec dell’assessorato alla salute sul sito della regione Puglia. Riteniamo che soli tre posti letto a fronte di decine e decine di bambini presi in carico dalla struttura ospedaliera non sia una degna risposta a questa città ha subito per decenni un impatto ambientale devastante ed ancora oggi, come confermato dagli studi epidemiologici, ne subisce le conseguenze e sarà ancora vittima per i prossimi anni.
Le decisioni circa il reparto di oncoematologia pediatrica del SS Annunziata di Taranto non posso essere prese dai pochi rappresentanti istituzionali senza il coinvolgimento della comunità locale così come altri attori della stessa società che intervengono in questo constesto sanitario non possono essere esclusività di qualcuno. I genitori che hanno pagato il prezzo più alto nel perdere i propri figli a causa di queste gravi patologie, sia per l’incidenza dell’inquinamento, sia per le gravi carenze strutturali sanitarie, hanno il diritto di essere ascoltati e hanno il dovere di poter contribuire a migliorare le condizioni di vita delle famiglie che affrontano un calvario che sconvolge, oltre ad una piccola vita, un intero nucleo familiare.
Il futuro di questo reparto deve essere ben chiaro a tutti e le istituzioni devono darci risposte chiare.
Angelo Di Ponzio
Associazione GiorgioForever
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