“MERCI POLVEROSE AL PORTO, LA PROVINCIA CAMBI IDEA”

LA PRESA DI POSIZIONE DI AUTORITA' PORTUALE E RACCOMAR

C’é una “evidente contraddittorietà” nelle “conclusioni esternate dalla Provincia di Taranto rispetto ad orientamenti espressi da altri enti competenti in materia e da diverse Amministrazioni provinciali” in materia di traffico portuale di merci che sollevano polveri. Lo scrivono il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, porto di Taranto, Sergio Prete, e il segretario generale della stessa, Roberto Settembrini, in una lettera inviata alle Amministrazioni provinciali di Taranto e Brindisi, al Comune di Taranto, all’Authority del Mar Adriatico Meridionale porto di Brindisi, nonchè alla Regione Puglia, all’Arpa Puglia, alla Guardia di Finanza, ai Carabinieri del Noe, alla Capitaneria di porto di Taranto e al dipartimento di prevenzione Asl Taranto. La lettera dell’Autorità portuale riguarda le nuove regole stabilite dalla Provincia, competente in materia ambientale, per la movimentazione in porto delle merci polverose (le rinfuse solide). La Provincia chiede che i soggetti che svolgono tale attività abbiano l’autorizzazione per le emissioni in atmosfera. È già intervenuta Raccomar, l’associazione degli agenti e dei raccomandatari marittimi, sostenendo che gli operatori non devono avere questa specifica autorizzazione e paventando riflessi pesanti per l’attività di tutto il porto. Ed anche l’Autorità portuale di Taranto invita la Provincia di Taranto e gli altri enti coinvolti a considerare, a seguito di questa nuova disposizione, il “grave impatto sull’attività operativa del cluster del porto di Taranto con evidenti e gravi ripercussioni sia sull’interesse pubblico al corretto svolgimento di tali attività, sia sull’ immagine del porto e dell’intero territorio”. L’Authority sollecita infine la convocazione di “un tavolo tecnico, a dimostrazione dell’urgenza che la problematica riveste” con l’arrivo a Taranto “di navi che movimentano materiali polverulenti”. (AGI)

PortoPrimopiano