Il ballottaggio era scontato, i protagonisti probabilmente no. A Manduria l’esito del voto, come previsto, è rimandato di due settimane considerato l’alto numero di candidati sindaci e di aspiranti consiglieri comunali.
La cittadina messapica ha dimostrato una grande voglia di riappropriarsi delle istituzioni democratiche: non si votava per il Consiglio Comunale, infatti, dal 2013. Nel 2018 è arrivata l’onta dello scioglimento per infiltrazioni mafiose.
Adesso, però, si guarda al futuro. Il primo candidato a conquistare il ballottaggio è Gregorio Pecoraro, già eletto sindaco due volte nel 1994 e 1998 a capo di liste di centrosinistra. Stavolta si è presentato, invece, a capo di un raggruppamento civico con le liste Pecoraro sindaco, Movimento Democratico con Manduria, Città Più e il Movimento 5 Stelle. Per lui il dato ufficiale dopo 28 sezioni su 30 è del 27.10%,la Lista Pecoraro è il primo partito a Manduria con il 12%..
Il secondo sfidante del ballottaggio dovrebbe essere il candidato del centrosinistra ufficiale, Domenico Sanmarco (PD, Senso Civico, Federcivica, Manduria Migliore, Scelta Comune) accreditato del 24.93 per cento dopo 28 sezioni.
Terzo Lorenzo Bullo, candidato di Fratelli d’Italia; Lega Salvini, Progetto Manduria, Insieme per Manduria, Forza Italia, Puglia Popolare, all 23.20 dopo 28 sezioni.
Nelle posizioni di rincalzo Cosimo Breccia, candidato di Manduria Noscia e Rinascita per le Marine ha sopravanzato Dario Duggento, candidato sindaco per cinque liste di area centrodestra: Azione Messapica, Manduria civica, Manduria nel cuore, Forza Manduria e Manduria Libera. Ultimo della contesa Leonardo Moccia di Cdu e Lista Moccia.
A Montemesola successo per Ignazio Punzi della lista Insieme (43,66%) che sconfigge Raffaele Sgobio di Per la Rinascita (37,12%) e Francesco Saverio Marangi (Uniti nel centrodestra) che si ferma al 18,62%.
Questo le prime dichiarazioni del neo-sindaco, raccolte dalla nostra Laura Milano.
A Laterza verso la vittoria a una sezione dalla fine Francesco Frigiola del centrosinistra. Ma non sono mancate le contestazioni.