LEONARDO A RISCHIO STOP

L'ALLARME DEI SINDACATI PER LO STABILIMENTO GROTTAGLIESE

Lo stabilimento Leonardo di Grottaglie (Taranto) rischia di non ripartire l’1 febbraio dopo un periodo di fermata (chiusura collettiva) cominciato prima di Natale. Lo apprende AGI da fonti sindacali. A giorni ci sarà un incontro tra l’azienda e i sindacati, probabilmente nella prossima settimana, in cui sarà fatto un punto di situazione. “Ma poiché il Covid non si ferma – spiegano le fonti sindacali metalmeccaniche interpellate da AGI -, non si ferma nemmeno la caduta produttiva dello stabilimento che, anzi, è destinata a proseguire ed aggravarsi. Aspettiamo che Leonardo ci ufficializzi il nuovo quadro”.
Nel 2021 era inizialmente previsto che il sito di Grottaglie, dove ci sono circa 1300 dipendenti diretti, producesse 66 coppie di sezione della fusoliera in fibra di carbonio del Boeing 787. Questa è l’unica commessa di lavoro che ha in portafoglio lo stabilimento del Tarantino da quando è nato, oltre dieci anni fa. Le previsioni aggiornate, riferiscono ad AGI le fonti sindacali, parlano adesso di 55 coppie di fusoliera al mese (a Grottaglie si producono la centrale e la posteriore centrale). Questo vuol dire che il sito presumibilmente si assesterà su un passo di marcia di 4/5 fusoliere al mese quando il trend dei mesi scorsi, prima ancora che la pandemia riverberasse i suoi effetti sul comparto aeronautico, era di 12 coppie di fusoliera al mese, poi sceso a 10 e ulteriormente diminuito man mano che si sono avvertiti in modo significativo i contraccolpi del Covid.

In definitiva, un meccanismo di solidarietà, del tutto alternativo alla cassa integrazione alla quale Leonardo non ha mai fatto ricorso per Grottaglie, pensato però prima della fine dell’anno e che ora potrebbe eventualmente essere condizionato dall’andamento del settore. Non a caso nell’accordo azienda e sindacati hanno previsto una verifica a breve, quella che avverrà a giorni, per testare la situazione. Già a luglio Leonardo divisione aerostrutture ha indicato la crisi che attendeva il comparto causa Covid 19, stimando che una ripresa ci sarebbe stata solo nella parte finale del 2022. Nella stessa occasione, Leonardo, pur non sottovalutando i problemi, aggiunse che l’industria aeronautica aveva già superato crisi di forte impatto, come il crollo delle Torri Gemelle negli Usa nel 2001 e quella economica del 2008, ma era riuscita a ripartire e a rilanciarsi.
Negli ultimi confronti con i sindacati, Leonardo ha infine annunciato nuovi, possibili progetti per lo stabilimento di Grottaglie in modo che non sia più monocommessa (il 787) e monocliente (la compagnia americana Boeing). Questo, per i sindacati, rischia di rendere fragile lo stabilimento. Le nuove attività annunciate dall’azienda dovrebbero riguardare il progetto del nuovo drone europeo (con parte di lavoro a Grottaglie) e ulteriori lavorazioni della fibra di carbonio, che è l’asset principale dello stabilimento del Tarantino. Prima ancora di produrre 12 coppie al mese, lo stabilimento di Grottaglie era arrivato a costruire anche 14 coppie, che hanno costituito una punta di produzione. Prevedendo il rallentamento, a dicembre scorso azienda e sindacati, relativamente alla divisione aerostrutture di Leonardo di cui fanno parte gli stabilimenti pugliesi di Grottaglie e Foggia insieme a quelli campani di Nola e Pomigliano D’Arco, si erano accordati su un piano per evitare il ricorso alla cassa integrazione in presenza di scarico di lavoro. Che a Grottaglie coinvolge la quasi totalità del personale esclusa l’area ingegneria. Questo piano prevede lo smaltimento delle ferie arretrate e chiusure collettive tra fine dicembre 2020 e gennaio 2021, più altre distribuite nel corso dell’anno, tra cui luglio e agosto. Prevede, inoltre, che i dipendenti Leonardo mettano a disposizione due festività che coincidono quest’anno con la domenica e che, smonetizzate dall’azienda, cioè non più retribuite, diventano giorni di ferie da mettere a disposizione del personale colpito da fermate produttive. Prevede anche che il personale di Grottaglie collochi un pezzo delle proprie ferie 2021 nei periodi di chiusura collettiva.(AGI)

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