“LA SITUAZIONE CON ARCELOR SI STA AGGRAVANDO”

L'allarme di Antonio Marinaro, presidente di Confindustria Taranto

“Rispetto a novembre scorso, la situazione di ArcelorMittal si è aggravata. Allora l’azienda, che si dichiarò essere ospite del territorio di Taranto, si impegnò a pagare puntualmente le imprese dell’indotto-appalto siderurgico di Taranto. In realtà, questo non è avvenuto e lo provano i diversi incontri che, da novembre scorso in poi, abbiamo dovuto effettuare per avere la risposta su un nostro diritto, oltreché su un preciso obbligo contrattuale: il pagamento dei lavori svolti in fabbrica”. Lo dichiara ad AGI il presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro.

“Nella call conference che abbiamo avuto ieri pomeriggio con i parlamentari e i consiglieri regionali pugliesi di Forza Italia, abbiamo registrato piena condivisione delle nostre preoccupazioni a partire dal vice presidente vicario di FI, Antonio Tajani – aggiunge Marinaro -. Devo dire che Tajani conosce benissimo la nostra situazione perché a novembre è venuto nella sede di Confindustria Taranto ad ascoltarci. La differenza tra allora ed oggi, è che abbiamo fatto altri passi indietro e la crisi si è complicata non solo per il mercato e l’emergenza Covid. Esiste anche una evidente crisi di rapporti tra ArcelorMittal, il sistema delle imprese, la città di Taranto e le sue istituzioni”. “Per domani pomeriggio abbiamo un’altra call conference con ArcelorMittal, ma francamente devo dire che questi incontri servono davvero a ben poco se non partecipa l’amministratore delegato Lucia Morselli, che ha poteri decisionali – sottolinea Marinaro -. Si risolvono solo in incontri anestetizzanti, ma noi non abbiamo di ricevere l’anestesia mentre lo stato delle imprese si aggrava. Imprese che non solo non sono pagate da ArcelorMittal, ma che stanno anche incontrando difficoltà nell’accedere alle misure di sostegno messe in campo per la questione Covid 19 dal Governo. C’è un rallentamento nel passaggio con Mediocredito centrale che non si riesce ancora a superare”. “In quanto ad ArcelorMittal, mi giungono da diversi imprenditori – afferma Marinaro ad AGI – segnalazioni di imprese escluse da lavori nel siderurgico di Taranto. ArcelorMittal, nell’ultimo incontro col prefetto di Taranto, ha smentito l’esistenza di liste nere, di liste con le aziende da escludere. I segnali che mi arrivano sono però  di tipo diverso e mi indicano anche l’arrivo nel siderurgico di altre imprese. In questo modo, il territorio di Taranto viene schiaffeggiato due volte da ArcelorMittal: col mancato pagamento di quanto giustamente attende e con l’esclusione dalla possibilità di lavorare”. (AGI)

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