ILVA, ECCO LA MEMORIA DI ARCELORMITTAL

L'azienda sostiene di non aver bisogno di "alibi"

“In questa sede, le resistenti non replicheranno alle numerose frasi iperboliche, enfatiche e sarcastiche utilizzate dalle ricorrenti anche per attribuire una dimensione di estrema gravità politico-istituzionale a una controversia che, seppur molto importante, ha natura contrattuale e deve essere risolta un base alle applicabili norme del nostro ordinamento”. E uno dei passaggi della memoria di 57 pagine, in possesso dell’Adnkronos, depositata dai legali di ArcelorMittal al giudice civile di Milano Claudio Marangoni che dovrà discutere del ricorso cautelare d’urgenza presentato dall’ex Ilva per scongiurare la fuga della multinazionale dal polo siderurgico. “Non è affatto vero che ArcelorMittal stia cercando un alibi per eludere i propri impegni contrattuali, dopo averne compiuto una diversa valutazione per ragioni di convenienza economica”.

“VIOLAZIONI DI IMPEGNI CONTRATTUALI” – ”ArcelorMittal non ha bisogno di alibi“, laddove si elencano una serie di fatti come la protezione legale ritenuta “condizione necessaria”, la rappresentazione “lacunosa e fuorviante” da parte di ricorrenti sulle prescrizioni sull’altoforno 2 sin dal 2015, e gli interventi effettuati – dismissione e investimenti per 345 milioni di euro – rispetto ai quali tuttavia “ArcelorMittal si è trovata in una situazione completamente diversa da quella concordata a causa di decisioni e condotte altalenanti e imprevedibili di autorità pubbliche e soggetti istituzionali (come il governo e i commissari straordinari)”. (ADNKronos)
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