IL COMUNE METTE “IN SICUREZZA” IL FIUME TARA (FOTOGALLERY)

L'assessore Massimiliano Motolese spiega l'intervento in fase di effettuazione

Il fiume Tara è oggetto in questi giorni di un corposo intervento di manutenzione e pulizia.

Grazie alle risorse individuate dall’assessorato ai Lavori Pubblici, il corso d’acqua al limite tra il territorio comunale di Taranto e quello di Massafra sta ricevendo queste particolari “attenzioni” finalizzate al miglioramento del regolare deflusso.

La crescita della vegetazione, la presenza di detriti e rifiuti sul fondale e gli accumuli melmosi superficiali stanno rallentando la velocità delle acque, favorendo l’innalzamento del loro livello e la manifestazione di fenomeni erosivi per gli argini e per le strutture attigue.

«L’intervento consentirà di ripristinare il naturale scorrimento del fiume – ha spiegato l’assessore Massimiliano Motolese – attraverso una serie di azioni mirate. Stiamo provvedendo alla rimozione della vegetazione in eccesso, alla rimozione dei rifiuti e al taglio delle alberature che causano l’effetto “diga”, al dragaggio e allo smaltimento dei detriti che non possono essere utilizzati per ripristinare gli argini danneggiati, alla disostruzione delle luci dei ponti, in particolare quelli presenti lungo la strada statale 106 e le sue complanari».

Il tratto interessato è lungo solo poco più di 1,8 km, ma le sue condizioni e gli effetti delle copiose precipitazioni dell’ultimo periodo hanno reso non più rinviabile questo intervento. Tra l’altro, il fiume Tara è luogo di ritrovo e balneazione, nonché oggetto di numerose leggende, le più antiche legate alle origini stesse della città di Taranto, con la quale condivide l’etimo.

«Un ultima considerazione, ma non meno importante – ha concluso Motolese –, è che questo intervento aumenterà il livello di sicurezza nelle zone circostanti il corso d’acqua. La sua parte finale, infatti, dove si concentra la maggior parte dei detriti e della vegetazione da rimuovere, è a ridosso di Lido Azzurro, quartiere densamente abitato soprattutto d’estate».

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