FUGGIANO: “TAMPONI E COVID, LE COLPE DI EMILIANO”

L'intervento del componente della Direzione nazionale di Idea-Cambiamo

Salvatore Fuggiano, componente della direzione nazionale di Idea-Cambiamo, interviene sulla gestione dell’emergenza coronavirus da parte del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Durante una delle sue tante apparizioni televisive sulle reti nazionali, Michele Emiliano si è vantato, appena qualche giorno fa, di aver fornito aiuti ad altre Regioni per combattere l’emergenza COVID-19 e di aver previsto un piano per la concessione di finanziamenti, con contributo a fondo perduto del 20%, in favore delle imprese che hanno patito le conseguenze dell’epidemia.​

Ma dai dati statistici risulta invece che in Puglia c’è una gravissima carenza di risorse umane: basti pensare che soltanto nell’ospedale di Brindisi, oltre agli ausiliari, mancano 38 medici e che la situazione non è molto diversa negli altri nosocomi.​ Inoltre è emerso che la nostra è la Regione che ha effettuato il minor numero di tamponi: soltanto 37 su centomila abitanti, a fronte degli oltre duecento effettuati nel Veneto. Infine la Puglia è l’unica Regione in Italia che non ha attivato le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) per​ i​ controlli e l’assistenza a domicilio dei pazienti.​ ​

Secondo Salvatore Fuggiano, della Direzione nazionale di IDEA – CAMBIAMO, “questi dati sono il risultato delle discutibili politiche sanitarie ostinatamente perseguite dalla Regione Puglia, nonostante le indicazioni contrarie e le proteste degli operatori sanitari e dei cittadini pugliesi; e dimostrano, ove mai ce ne fosse ancora bisogno, l’incapacità di Emiliano di organizzare e coordinare una qualsiasi efficace azione della sanità pugliese per il contrasto all’emergenza Covid 19. La Puglia, infatti, non avendo attuato le misure raccomandate dall’Istituto Superiore della Sanità, è il fanalino di coda della Penisola, con i più alti indici di contagio e di mortalità. Tra l’altro il Dea di Lecce (ospedale Covid con venti pazienti positivi ricoverati) chiuderà per una perdita di ossigeno dall’impianto di gas medicali.

In Veneto, in Emilia e in altre regioni i rispettivi presidenti hanno valorizzato i piccoli ospedali, trasformandoli in centri Covid 19. Ciò significa che è necessario puntare su strutture medico-ospedaliere organizzate in rete, dotate dì reparti specialistici, in grado di garantire assistenza sanitaria alla popolazione anziana e che possano essere utilizzate celermente, a fronte di una pandemia come quella in corso”.

Fuggiano rivolge pertanto un appello alla Regione Puglia, affinché adotti politiche sanitarie atte a riaprire quelle strutture che nel recente passato hanno svolto un ruolo importante sotto il profilo sanitario ospedaliero.

E sul fronte economico, “Emiliano dia risposte più celeri e concrete alle tante emergenze territoriali. Un esempio per tutti, conclude Fuggiano: le indennità per le calamità naturali da riconoscere agli operatori agricoli. Si tratta di ingenti risorse stanziate, per numerose pratiche e istruttorie, ma non ancora erogate. L’ennesima promessa non mantenuta”.

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