FESTIVAL MAJORANO, CHIUSURA CON… CARNEVALE

La rassegna dedicata al teatro dialettale si conclude venerdì 22 marzo al "Fusco"

Grande chiusura per l’edizione 2024 del Festival del Teatro dialettale “Alfredo Majorano”, istituito dal Comune di Taranto e giunto alla quarta edizione, realizzato dall’Associazione Artistico Culturale “Compagnia Teatrale Lino Conte” su mandato della Fita Puglia.

Il cartellone organizzato dal direttore artistico Lino Conte termina con la Compagnia “La rotaia” e  la commedia “”A morte de Carnevale” scritta da Raffaele Viviani e adattata dal regista Gianfranco Carriglio. L’appuntamento è fissato per venerdì 22 marzo alle ore 21 sul palcoscenico del Teatro Comunale Fusco.

L’ambiente è quello del vicolo e della povera gente, con la sua fame, la feroce avidità di denaro e le malcelate astuzie per la sopravvivenza. Una moderna corte dei miracoli dove i miserabili cercano di sopraffarsi negli interessi più spiccioli del quotidiano, con aspetti melodrammatici che però sfociano nella comicità, provocando la risata. La vicenda si propone adattata nei vicoli di Taranto vecchia.
La trama racconta la storia di Pasquale Capozza, detto Carnevale, un vecchio usuraio, taccagno e malandato, non particolarmente amato dagli abitanti del rione, spesso costretti a ricorrere al suo “aiuto”. Carnevale, con la sua morte, può rendere felice molte persone che gli devono ancora dei soldi. Ma chi però spera di ereditare la parte maggiore della sua fortuna accumulata è Antonietta, la sua serva diventata negli anni, dopo la morte della moglie, anche la sua amante.  Quando il vecchio sta per morire, ecco lo scatenarsi di una comica corsa alla sua eredità: il nipote Rafaele e Antonietta  si trasformano l’uno nel più premuroso dei nipoti e l’altra nella più devota delle compagne, cercando di ingraziarsi il vecchio prima che faccia testamento, ignari di un insospettabile colpo di scena finale. Macchiette, caricature, beffe, satira, irriverenza, macabra comicità e buffoneria, con vecchi lazzi e malizie nuove, nel solito stile de “La Rotaia”.

In scena lo stesso Cosimo Altomonte, Pino Capolupo, Dora De Giorgio, Giulio Granio, Ciccio Peluso, Roberta Peluso, Fabrizio Ferola, Ada Mele, Dora Cervino, Franco Cervino, Francesco Viesti, Pasquale Scialpi, Mariangela Lippo, Damiana Labile, Alma Millarte e lo stesso regista Gianfranco Carriglio.

L’ingresso dello spettacolo è previsto a partire dalle 20.30, con sipario alle ore 21. Il costo dei biglietti è di 12,50 euro per la platea e la galleria (ridotti Fita, Uilt, Over 70, bambini fino a 10 anni al costo di 10 euro) e di 8 euro per le logge. Per informazioni è a disposizione il numero 3427103959.

Con questo appuntamento si conclude il trittico di appuntamenti con il Festival “Premio Città di Taranto”: le due giurie, quella tecnica che assegnerà tutti i premi previsti dal regolamento e quella popolare che assegnerà soltanto il premio “Miglior gradimento del pubblico”, si metteranno subito a lavoro per l’assegnazione dei premi, che verranno svelati a maggio nel Gran Galà finale.

La Giuria Tecnica è composta dal presidente Lino Conte e da Antonello Conte, Francesco Donvito, Albarosa Gigantesco, Aldo Salamino, Deborah De Tommaso, Mara Venuto, Katia De Luca, Dina Turco, Gabriella Casabona.

La Giuria Popolare comprende oltre al presidente Lino Conte, Vincenzo Palazzo, Mariella Tangorra, Piero Vinci, Marisa Lopalco, Andrea Nicoletti, Mimmo Tursi, Gina Duchetti e Bruno Buccoliero.

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