FESTIVAL DELLA VALLE D’ITRIA, PIOGGIA DI EMOZIONI AL CONCERTO SUL MARE

Un incanto l’esibizione musicale andata in scena nella suggestiva Polignano a Mare. Protagonisti il Duo Anastasia e Liuba Gromoglasova, il Trio Gioconda De Vito ed il soprano Lidia Fridman

di Paolo ARRIVO

 

Metti una sera in un rinomato posto della provincia di Bari. Al mare, d’estate, con della musica importante, e con la voglia di fare degli incontri in presenza un tratto imprescindibile della ritrovata socialità. C’erano gli ingredienti per un evento emozionante. Nessuno poteva rovinarlo. Nemmeno la pandemia che, ancora in corso, nella fase di massima espansione globale, aveva messo a rischio la presenza di Anastasia Gromoglasova. “Sono arrivata in Italia a due giorni dal concerto – dichiara la pianista russa a LoJonio.it – non proprio la soluzione ideale per preparare un programma così impegnativo. Ho trovato tante restrizioni per colpa del Covid, alle quali l’organizzazione del Festival si è dovuta adeguare. Nonostante quelle si sente tanto che la vita sta tornando alla normalità”. Così lei ce l’ha fatta: è stata tra gli interpreti del concerto andato in scena nella location di Polignano a Mare. Un evento rientrante nel 46esimo Festival della Valle d’Itria, realizzato nella serata di mercoledì scorso, grazie all’accoglienza della Fondazione Pino Pascali – Museo di arte contemporanea. A sostenere AG, pianista di fama mondiale, c’erano la sorella Liuba, membro del Trio Gioconda De Vito (Gaetano Simone, Silvia Grasso) ed il soprano Lidia Fridman. Gli artisti hanno offerto al pubblico le più belle pagine di Debussy, Ravel, Massenet ispirate al movimento delle onde e al mondo acquatico. L’evento è riuscito oltre l’obiettivo prefissato. Quelle note pronunciate davanti l’Adriatico hanno circumnavigato e indietreggiato raggiungendo il Mar Ionio, la provincia di Taranto, per essere udite da chi si trovava fisicamente a distanza. Il mare che unisce popoli e culture distanti è stato alleato nel ritorno alla musica più alta. Quel concerto (più di ogni altro) è stato una lezione agli umani, accomunati dalla stessa fame di pane e di spiritualità; un dialogo con la natura accennato, in un rapporto che necessariamente va recuperato. Un plauso, dunque, a tutti gli attori che hanno partecipato. In particolare ad Anastasia Gromoglasova, attesa in Puglia dalla scorsa estate – del Festival della Valle d’Itria è una presenza stabile. La sua classe, la sua eleganza, lasciano sempre una traccia. Non intaccate anzi esaltate dall’imprevisto portato dalle non troppo avverse condizioni climatiche.

“Credo sia la prima volta che ho suonato sotto la pioggia: è stato molto emozionante. Come pure suonare in pubblico per la prima volta dopo il lungo periodo di silenzio. Per un pubblico ‘vivo’. Peccato solo che, in questo magnifico posto, non siamo riuscite ad esibire La mer di Debussy”. “Desidero esprimere la mia gratitudine per le persone che hanno reso possibile l’evento”, aggiunge Anastasia Gromoglasova ammettendo che “non deve essere stato per niente facile organizzarlo. Un successo, e un segnale di speranza”. Altri brani attendono la pianista sbarcata dagli Emirati Arabi. Che in Puglia, a Martina Franca, si tratterrà per qualche settimana. “Con mia sorella Liuba farò la registrazione di tutte le Sinfonie di Tchaikvsky. Un lavoro che porteremo in Giappone. Poi probabilmente, a fine agosto, farò parte del Bari Piano Festival”.

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