DI MAIO: “ARCELOR, MAI PIU’ IMMUNITA’ PENALE”

Lo ha ribadito il vice premier nella riunione al Mise

Il vicepremier e ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio, ha chiuso alle richieste di ArcelorMittal al tavolo con azienda e sindacati sulla situazione dell’ex Ilva di Taranto: “Voglio essere ben chiaro”, ha detto. “Non esiste alcuna possibilità che torni” l’immunità penale per gli amministratori dello stabilimento pugliese. Un punto assai critico: l’azienda aveva annunciato che senza la reintroduzione dell’immunità, lo stabilimento tarantino avrebbe chiuso entro il 6 settembre prossimo.

Secondo quanto riferito dalle stesse fonti del Mise, Di Maio avrebbe ricordato ai presenti: “In questi mesi di interlocuzione ho sempre detto ad ArcelorMittal che la dirigenza dell’azienda non ha nulla da temere dal punto di vista legale se dimostra buona fede continuando nell’attuazione del piano ambientale”. Per il ministro, “se si chiede di precisare questo concetto attraverso interpretazioni autentiche anche per norma, siamo assolutamente disponibili. Ma nessuna persona in questo paese potrà mai godere di una immunità per responsabilità di morti sul lavoro o disastri ambientali”.

Quanto all’ipotesi circolata che il contratto siglato con ArcelorMittal prevedesse “l’esimente penale, una modifica della quale legittimerebbe Mittal a sciogliere il contratto, preciso che non è affatto così”, ha detto ancora di Maio aggiungendo che nel contratto, così come negli atti successivi,”si parla esclusivamente della possibilità di recesso in caso di annullamento o di modifiche sostanziali del DPCM 29 settembre 2017, ovvero del piano ambientale”. (repubblica.it)

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