CASO BARI, SULLA MAXI-INCHIESTA BOTTA E RISPOSTA FI-LEGA-PD

D'Attis: "Si valuti scioglimento". Lacarra, Pagano, Stefanazzi: "Reazione grottesca"

E’ botta e risposta tra Forza Italia e il Pd sul caso-Bari dopo gli sviluppi della maxi-inchiesta sul voto di scambio, e non solo, che ha portato al coinviolgimento di ben 130 indagati, tra cui esponenti politici.

FORZA ITALIA

MAFIA BARESE, D’ATTIS (FI): “COMUNE DA RIVOLTARE COME UN CALZINO. NECESSARIO CHE COMMISSIONE ANTIMAFIA ACQUISISCA ATTI E APPROFONDISCA”
Nota del vicepresidente della Commissione Antimafia, l’on Mauro D’Attis.
“Quanto sta emergendo in queste ore dall’inchiesta sulla mafia barese, che coinvolge anche politici della città, richiede che il Comune di Bari ora sia rivoltato come un calzino. Per molto meno, in altri casi, c’è stato lo scioglimento del Consiglio comunale. Chiederò, quindi, alla Commissione Antimafia di acquisire gli atti dell’inchiesta e di approfondire gli aspetti collaterali che coinvolgono indirettamente l’amministrazione comunale anche solo per inerzia e assenza di controlli”.
PARTITO DEMOCRATICO

“Grazie all’eccezionale lavoro investigativo degli inquirenti, cui va ribadita ancora una volta la nostra riconoscenza per il quotidiano operato a tutela della legalità e della rappresentatività democratica, la criminalità organizzata radicata nel nostro territorio subisce una nuova, pesante stangata. La maxi operazione di questa mattina dimostra che lo Stato c’è e, a partire dall’amministrazione comunale di Bari, come ha giustamente ricordato stamane il procuratore Rossi, sa reagire a chi vorrebbe soggiogare la comunità al proprio dominio.”
Così, in una nota congiunta, i deputati pugliesi del Partito Democratico Marco Lacarra, Ubaldo Pagano e Claudio Stefanazzi.
“Spiace constatare, però, che, anche di fronte a notizie di questo genere, non manchino commenti completamente inappropriati, quando non addirittura volutamente indirizzati a capovolgere la realtà emersa dalle indagini.” – continuano i parlamentari dem con riferimento alle dichiarazioni odierne del deputato barese della Lega, Davide Bellomo, e del deputato brindisino di FI, Mauro D’Attis.
“Il sospetto che sorge è che i colleghi non abbiano capito proprio nulla di cosa sia successo e di chi sia coinvolto. Innanzitutto, le primarie non c’entrano assolutamente nulla visto che i presunti condizionamenti dei clan riguardano direttamente le elezioni amministrative di Bari del 2019, prefigurando un fatto di assoluta gravità. E in secondo luogo, i colleghi quasi dimenticano di sottolineare che gli imputati di questa faccenda erano tutti candidati nelle liste del centrodestra e con il centrodestra barese sono stati eletti.”
“Al netto di queste strumentalizzazioni di bassissima lega, ci auguriamo che alle forze dell’ordine e alla magistratura siano assicurate sempre tutte le risorse e gli strumenti necessari per poter continuare il preziosissimo lavoro che svolgono ogni giorno senza guardare in faccia a nessuno, proprio perché riconosciamo l’enorme importanza che le attività di indagine rivestono per garantire la legalità anche nei fondamentali processi democratici che influiscono sull’amministrazione dei territori. Invece che mandare alla stampa comunicati ‘riparativi’, ci consentiamo di consigliare ai colleghi un controllo più serio delle candidature che intendono mettere in campo, già a partire dalla prossima tornata elettorale”.

LIBERA
Nota congiunta della segreteria regionale di Libera Puglia e del coordinamento provinciale di Libera Bari.
A seguito dell’operazione di questa mattina nella città di Bari, eseguita dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari, Libera Puglia e il coordinamento provinciale di Libera Bari in una nota congiunta dichiarano: “Più volte negli ultimi mesi abbiamo espresso preoccupazione per la situazione del territorio e gli arresti di oggi sono l’esito di problematiche sociali e condotte criminali che più volte come Libera avevamo già cercato di portare all’attenzione dell’opinione pubblica. L’intreccio tra mafia e politica che emerge dalla maxi operazione di oggi è un chiaro ed ennesimo segnale di allarme.Anche rispetto alle prossime elezioni politiche, Libera chiede un impegno preciso alle istituzioni e a chiunque voglia fare politica e candidarsi. L’intreccio, infatti, risulta evidente anche nelle più recenti inchieste che hanno toccato varie città della Puglia, da Valenzano a Bari a Erchie, interessando in maniera trasversale tutti i partiti e gli schieramenti politici.
In questo momento tenere vive e vitali le realtà di antimafia sociale è prioritario. Libera Puglia lo farà ancora una volta partecipando alla “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” che si svolge ogni 21 marzo – e che quest’anno sarà a Roma -, ma soprattutto, continua e continuerà a farlo a livello regionale, provinciale e locale con iniziative di promozione dei valori della giustizia sociale e della libertà, nonché di monitoraggio del territorio, perché si realizzi il sogno di una società libera da mafie e corruzione. Al contempo, come Libera siamo convinti che servirà una sempre maggiore sinergia tra istituzioni, magistratura e società civile per contrastare gli interessi delle organizzazioni criminali e l’indifferenza che si avverte a più livelli”.

Primopiano