ASILI NIDO, SNALV CONFSAL RICHIEDE INCONTRO AL SINDACO

L'organizzazione sindacale contraria alle "esternalizzazioni"

Riceviamo e pubblichiamo una nota dello Snalv Confsal che chiede lo stop della decisione della Giunta Comunale di affidare a esterni sei degli otto asili nido:

Questa Organizzazione Sindacale ha già chiesto, senza aver ricevuto alcun riscontro, all’Amministrazione Comunale il ritiro del dispositivo di Giunta del 19 marzo u.s. col quale si  decideva di affidare a terzi 2 degli 8 asili nido, servizi di eccellenza fra i pochi di cui la città dispone dal 1982.

Si rinnova ora la richiesta, e si sollecitano gli intestatari a fissare un incontro in tempi possibilmente ravvicinati per la discussione di tutte le problematiche collegate, cogliendo anche l’occasione della nomina avvenuta, nel  frattempo, del  nuovo assessore alla Pubblica Istruzione  (del quale sarebbe gradito conoscere  le scelte politiche che intenderà perseguire), e ritenendo doveroso interessare, data l’importanza che assumono i servizi comunali per l’infanzia nella ripresa e per il futuro di  tutta la comunità cittadina, anche il Direttore Generale.

Ora più che mai  questa Organizzazione Sindacale, che  nel 2018 si fece promotrice di un seminario di studi sul sistema integrato 0-6  (di cui al d. lgs. 65/17), è convinta che la qualità dei servizi educativi e di cura  rivolti al segmento 0-3 non può prescindere da una presenza forte,  di orientamento pedagogico e normativo,  dei  nidi d’infanzia a gestione diretta comunale. Da questo deriva il suo NO all’esternalizzazione (anche solo temporanea) dei 2 asili che verrebbero destinati.

Peraltro, nel corso di quel seminario (tenuto da autorevole rappresentante del governo e  note studiose della  materia), al quale  parteciparono  anche rappresentanti e funzionari del Comune di Taranto, emerse come fatto di estrema rilevanza che erano già arrivati ai Comuni gestori gli ingenti finanziamenti previsti dal citato decreto (attuativo della l. 107 del 2015).

In assenza di relazioni con Questa, come (presumibilmente) con altre Organizzazioni Sindacali, da parte del  comune di Taranto, non è dato ancora  sapere se è stata sanata la situazione paradossale che ha fatto perdere  già per 3 annate  i finanziamenti  in questione (ai quali altri si sarebbero  aggiunti per la fase del post emergenza da COVID-19, come quelli per la DAD, per gli ammortizzatori delle tariffe, e per le opere  strutturali necessarie prima della ripresa).

Avendo potuto prendere atto a mezzo stampa  dell’apertura del bando per l’assunzione di 5 nuove educatrici per gli asili nido  –  pur nella consapevolezza dell’insufficienza del numero rispetto al reale fabbisogno  che sarebbe di almeno 25 nuove unità  –  e dell’annunciata apertura di un bando per le supplenze, come segnali  sia pur deboli  di una volontà di mantenimento del servizio, è apparsa incomprensibile la scelta di non aprire il bando per le nuove iscrizioni delle bambine e dei bambini per l’anno educativo 2020/2021.

Tutto ciò anticipato si elencano di seguito i nodi problematici che questa organizzazione sindacale vorrebbe porre all’ordine del giorno dell’incontro che si richiede:

  • Ritiro del dispositivo di giunta del 19 marzo 2020 per l’affido a terzi;
  • Stato dell’arte per le autorizzazioni e accesso ai finanziamenti di cui al d. lgs. 65/17;
  • Apertura immediata del bando per le nuove iscrizioni in tutti i nidi comunali (graduatorie nei primi 10 giorni di settembre);
  • proposte per la riapertura di tutti i nidi a settembre in gestione diretta, nonostante la contrazione di personale (ed in attesa per un  anno dell’espletamento dei concorsi), e tenuto conto  del numero  già noto di bambine e bambine riconfermati;
  • Graduatoria delle supplenze per le educatrici e verifica finanziamento previsto dal DEF;
  • Analisi del fabbisogno, e concorsi per coordinatori pedagogici nella nuova prospettiva del sistema integrato 0-6;
  • Possibilità di accedere a nuovi finanziamenti (fondo per l’emergenza epidemiologica da COVID-19) per quanto necessario alla  ripartenza delle scuole in sicurezza;
  • Progetto ed esecuzione delle opere necessarie   per adeguare gli spazi interni a quanto previsto dal Piano Scuola 2020-2021 del 28 giugno u.s. (con particolare attenzione all’esigenza posta di utilizzo esclusivo da parte di ciascun piccolo gruppo di pari con educatrice di riferimento);
  • Progetto ed esecuzione delle opere necessarie per adeguare gli spazi esterni a quanto previsto dal medesimo piano;
  • Sostegno formativo alle educatrici sui concetti fondanti del Piano Scuola per il sistema 0-6, e sulle riaperture in sicurezza;
  • Approvvigionamento dei dispositivi individuali di protezione per le educatrici che consentano l’identificazione da parte delle bambine e dei bambini;
  • Nuova e più adeguata  regolamentazione, nonché previsione di un monitoraggio da parte del gestore comunale, dei servizi privati di pulizia, e di mensa che operano all’interno dei nidi.

 

Si propone sin  da ora, in assenza di eventuali  percorsi già intrapresi,  per  tutti gli aspetti esposti che richiederanno successivamente analisi e progettazioni puntuali, la creazione di un “team per l’infanzia” composto da responsabili dei servizi, educatrici, famiglie, rappresentanze sindacali, funzionari e tecnici (nelle diverse competenze necessarie) che ponga da subito le basi ragionate per il lavoro esecutivo da svolgere nei prossimi mesi. In ogni caso prima della riapertura di settembre.

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