ARCELORMITTAL REVOCA CIG ORDINARIA, MA RESTA CIG COVID

Oggi la comunicazione ai sindacati
ArcelorMittal ha ritirato le 9 settimane di cassa integrazione ordinaria dal 6 luglio ma solo perché può usufruire, in base alle nuove norme, di ulteriori 4 settimane di cassa integrazione con la causale Covid. Lo precisano ad AGI fonti sindacali facendo riferimento alle due lettere inviate oggi dall’azienda: una di revoca della procedura di cassa ordinaria e l’altra di prosecuzione della cassa Covid per altre 4 settimane. Non cambia quindi niente per i lavoratori: in cassa integrazione sono e ci restano. Cambia solo la tipologia dello strumento. Le quattro settimane di cassa Covid decorrono sempre dal 6 luglio, agganciandosi così al termine (5 luglio) della cassa Covid in corso. Questa infatti è stata effettuata  da marzo sino a maggio, poi prorogata per altre cinque swttimane a giugno e adesso ha un ulteriore step di quattro settimane. I lavoratori interessati come numero massimo sono 8153. In sostanza, cambia la formula della cassa integrazione ma resta l’ammortizzatore sociale perché perdura la crisi dell’acciaio, aggravata, per l’azienda, dall’impatto Covid che ha fatto crollare ordini e commesse. I sindacati non escludono che finita questa nuova fase di cassa Covid, ArcelorMittal riprenda con la cassa integrazione ordinaria che a Taranto è cominciata da luglio scorso, sebbene per un numero ridotto di unità: circa 1200 contro gli 8100 attuali (si intende tetto massimo perché di fatto l’utilizzazione reale è inferiore e attualmente si è sulle 3mila unità circa a Taranto). I sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm confermano che in occasione dell’incontro con l’Inps il 30 giugno  a Taranto, “segnaleremo tutte le anomalie rispetto all’utilizzo dello stesso ammortizzatore sociale”. (AGI)
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