ANCHE UN OPERAIO TARANTINO TRA I MORTI DI SUVIANA

NELL'INCIDENTE DELLA CENTRALE IDROELETTRICA. IL CORDOGLIO DI EMILIANO

Anche un operaio tarantino tra le vittime morte nell’esplosione della centrale idroelettrica della diga di Suviana. Si tratta del 73enne Mario Pisani, originario di Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe. Pisani, ex ingegnere Enel Green Power che operava come consulente, ha perso la vita in Emilia Romagna insieme alle altre due vittime identificate. Ovvero, Pavel Petronel Tanase, nato in Romania e residente a Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, e Vincenzo Franchina, 36, di Sinagra (Messina). Al momento, sono invece quattro i dispersi e cinque feriti gravi.

Secondo quanto ricostruito, la tragedia nella centrale elettrica Enel Green Power del lago di Suviana si è verificata nel primo pomeriggio, quando una turbina è esplosa causando prima un incendio e poi un allagamento con crollo di un solaio. L’inferno scaturito ha travolto almeno 12 tecnici, in forza ad alcune ditte esterne, che erano impegnati in alcuni lavori di adeguamenti presso la centrale Enel. Pisano, insieme ai due colleghi identificati, sarebbe morto sul colpo.

La premier Giorgia Meloni ha espresso tutta la sua “vicinanza e quella del governo ai familiari delle vittime e ai feriti rimasti coinvolti”.

CORDOGLIO EMILIANO PER SCOMPARSA LAVORATORI ORIGINARI DI SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE

 

“Esprimo il cordoglio mio e a nome della Regione per la scomparsa di due lavoratori originari di San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto. Mario Pisani è morto nella strage della centrale elettrica di Suviana nel Bolognese,  Angelo Cotugno è stato folgorato sul cantiere della superstrada Taranto – Avetrana. Sono vicino a tutta la comunità di San Marzano che nello stesso giorno è stata colpita da due tragedie. Non ci sono parole per commentare la continua strage sul lavoro che ogni giorno mette in fila quelli che non sono freddi numeri di lontane statistiche, ma storie di operose persone che lasciano per sempre le loro famiglie e le loro comunità”.

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