AMBIENTE SVENDUTO, OTTO ERRORI DA CORREGGERE

NUOVA UDIENZA IN CAMERA DI CONSIGLIO L'8 LUGLIO

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Sono in tutto sei i decreti di fissazione di procedimento in Camera di consiglio (articolo 127 del Codice di procedura penale) firmati dal presidente della Corte d’Assise di Taranto, Stefania D’Errico, per procedere alla correzione degli errori materiali comparsi nel dispositivo di sentenza del processo Ambiente Svenduto relativo ad una serie di gravi reati contestati all’ex Ilva sotto la gestione del gruppo Riva. I sei decreti riguardano complessivamente otto persone tra imputati e parti civili. Ciascun decreto riguarda una singola persona ad eccezione delle parti civili Fornaro (in tre in un decreto unico). Si tratta degli allevatori di Taranto a cui anni addietro furono abbattuti capi di bestiame, tra pecore e capre, che all’analisi erano risultati gravemente contaminati dalla diossina riconducibile a Ilva e ai suoi impianti. (AGI)

Si dovrà nello specifico procedere ad una correzione del dispositivo di sentenza per Antonio Colucci difeso dall’avvocato Tommaso Marazza, Giuseppe Di Noi difeso dagli avvocati Franz Pesare ed Armando Pasanisi, Cosimo Giovinazzi rappresentato dall’avvocato Egidio Albanese, Adolfo Buffo, difeso dagli avvocati Vito Ippedico e Carlo Sassi, Angelo Fornaro, Vincenzo Fornaro e Vittorio Domenico Fornaro, tutti e tre difesi dall’avvocato Eliana Baldo, e Giovanni Raffaelli assistito dal legale Antonio Santoro. Il dispositivo di sentenza è stato letto la mattina del 31 maggio a Taranto dopo una Camera di consiglio durata una decina di giorni. I decreti sono stati notificati alla parte interessata, al legale e al pubblico ministero. L’udienza in proposito è fissata per le 15 dell’8 luglio nell’aula Alessandrini al primo piano del palazzo di Giustizia di Taranto. (AGI)
VE2/DAN

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