ALESSIO BONI INCANTA IL FUSCO CON “DON CHISCIOTTE” (2 VIDEO)

Applausi a scena aperta per l'adattamento teatrale di de Cervantes

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di Maria D’Urso

Don Chisciotte continua a sfidare la società. Il geniale personaggio di Miguel de Cervantes Saavedra è stato riportato “in vita” dall’adattamento teatrale di Francesco Niccolini, con la regia di Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer. Lo spettacolo  è stato portato in scena al Cinema Teatro Fusco di Taranto, registrando un meritato tutto esaurito.

“Dopo quattrocento anni, il Don Chisciotte è più attuale ora che nel Seicento – ha commentato Alessio Boni prima dello spettacolo – : un uomo di cinquant’anni che ritorna fanciullo e abbandona tutto e tutti, per seguire la giustizia. E’ ritenuto un folle, controcorrente, in realtà è semplicemente geniale. Si tratta di negare la massa, cosa di cui tutti, oggigiorno, vogliamo fare parte”.

Il Don Chisciotte di Boni è fedele al personaggio che il grande de Cervantes ha raccontato nella sua opera: l’audace “cavaliere errante” che, in sella al suo fedele Ronzinante, si cimenta in mille avventure. “Don Chisciotte non rinuncia ad un ideale che proteggerà fino alla morte”, ha commentato Boni.

Nella sua impeccabile interpretazione, l’attore ha portato in scena le fragilità di un uomo tormentato, fra “l’ideale e la realtà”, che  si “ridicolizza” alla fine di ogni impresa, al fianco del suo fidato scudiero Sancho Panza.

E’ un uomo che suscita riso e compassione, come l’amore che prova per l’immaginaria Dulcinea.

“E’ Sancho Panza che sceglie Don Chisciotte – ha ironizzato Alessio Boni – sono la combinazione di una coppia  perfetta, di due persone differenti, che nel tempo diventano un’unica identità”. Don Chisciotte è un uomo virtuoso, mentre Sancho è materialista. La lezione più importante che Don Chisciotte trasmette a Sancho, arriverà in punto di morte: il fedele scudiero ricorderà al suo padrone che l’importante è di “non smettere mai di sognare”.

L’assessore alla cultura Fabiano Marti commenta lo spettacolo con Lo Jonio.

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