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AGGREDITE TRE INFERMIERE AL MOSCATI

GLI INTERVENTI DI ASL, PD E FP CGIL

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La Direzione strategica della Asl Taranto intende esprimere la piena solidarietà alle tre infermiere aggredite la notte tra venerdì e sabato scorsi nel reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto.

“Esprimiamo la nostra solidarietà alle infermiere che hanno subito questa aggressione – dichiara il direttore generale Vito Gregorio Colacicco – Siamo informati sulle loro condizioni e le sentiremo telefonicamente per ribadire la nostra vicinanza e il sostegno necessario. Condanniamo fermamente ogni atto di violenza, specie nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici che sono a servizio dei pazienti. Per tale ragione – continua Colacicco – intendiamo rafforzare il nostro impegno per arginare questo fenomeno e tutelare la sicurezza degli operatori e delle operatrici”.

All’interno della Asl Taranto, infatti, è stato istituito il Gruppo di lavoro per la prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, composto da personale sanitario e professionisti specializzati e formati sul tema, con l’obiettivo di individuare e mettere a punto le misure necessarie per garantire la prevenzione di atti di violenza, fisica e verbale, verso gli operatori sanitari. Alla luce delle linee di indirizzo approvate dalla Regione Puglia (con deliberazione della Giunta Regionale n. 1059 del 31 luglio 2024), Asl Taranto è impegnata nell’individuazione e nella realizzazione delle azioni e delle attività necessarie per ridurre i rischi, creare un clima favorevole all’interno e all’esterno, limitando quei fattori che concorrono all’aumento del rischio di aggressioni, sensibilizzare la popolazione per garantire agli operatori di lavorare in serenità e sicurezza.

Le infermiere hanno ricevuto le cure dal personale del Punto di Primo Intervento presente all’ospedale Moscati e tre giorni di prognosi, generando ripercussioni sul normale svolgimento delle attività del reparto.

La Asl Taranto, inoltre, si costituirà parte civile in un eventuale processo.

LA VICINANZA DEL PD

A nome del Partito Democratico ionico esprimo massima vicinanza alle 3 infermiere del Moscati e ci uniamo alla ferma  condanna del direttore generale Vito Gregorio Colacicco. La violenza è sempre condannabile e lo è soprattuto nei riguardi di quei lavoratori e di quelle lavoratrici che lavorano senza risparmiarsi mai nelle strutture sanitarie a tutela della salute. Confidiamo nel Gruppo di lavoro istituito dalla asl per la prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari, composto da personale sanitario e professionisti specializzati.

SEGRETARIO ANNA FILIPPETTI

LA NOTA DELLA FP CGIL

E’ la notte tra venerdì 17 e sabato 18 gennaio, nel reparto di otorinolaringoiatria dell’Ospedale “Moscati” di Taranto, ci sono solo tre giovani infermiere in servizio.

Quanto accadrà da lì a poco appartiene alle ormai note cronache che sempre più spesso riportano di aggressioni verbali e fisiche a personale sanitario.

Mentre, infatti, stanno svolgendo il regolare giro di notte per la rilevazione dei parametri vitali dei pazienti ricoverati vengono brutalmente aggredite da uno di loro.

Si tratta di un paziente ricoverato perché ha subito un intervento chirurgico, ma nulla lasciava presagire lo scatto di ira che ha riguardato lo stesso.

Le tre infermiere vengono prese di mira con calci e pugni. Le infermiere non riescono a comprendere il perche di tanta rabbia, sanno soltando che devono difendersi dalla violenza fisica di un uomo in evidente stato di alterazione psichica.

Questa cronaca, così come quella dei medici e di tutto il personale sanitario vessato e malmenato da parenti dei pazienti stessi, mette in evidenza un aspetto comune di gravi inadempienze relative all’organizzazione del lavoro – dichiara Mimmo Sardelli, segretario generale della FP CGIL di Taranto.

Quel paziente malgrado l’intervento chirurgico fosse di competenza di quel reparto, probabilmente aveva bisogno di essere valutato a monte per gli eventi disturbi psichici che avrebbe potuto manifestare – sottolinea Cristina Fama, segretaria proviciale della FP CGIL jonica.

Insomma secondo la CGIL che denuncia l’accaduto quel paziente avrebbe avuto diritto ad altro tipo di assistenza, altro tipo di valutazione preliminare e le lavoratrici avrebbero avuto il sacrosanto diritto di maggiore sicurezza.

Ora le tre infermiere, che solo al termine del turno di notte della scorsa settimana sono riuscite ad ottenere le cure del Pronto Intervento dell’Ospedale “Moscati”, sono a casa con prognosi ai alcuni giorni.

Ma non sono le ferite del corpo a preoccupare maggiormente.

Hanno paura di tornare a lavorare, hanno il timore di entrare in una stanza di notte o avvicinarsi ad un paziente – dicono dalla Funzione Pubblica CGIL di Taranto – Ma la vicinanza agli uomini e alle donne bisognosi di cure è condizione indispensabile per chi svolge questa missione. Pertanto – concludono – aiutiamo gli operatori sanitari ad aiutarci e strutturiamo finalmente percorsi di sicurezza e garanzia per tutti: lavoratori e pazienti!

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