TRAVOLTI DALLE MACERIE DI SCAVO, MUOIONO DUE OPERAI

Le vittime, di Conversano (Bari), erano all'opera in un cantiere di Monopoli

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Ennesimo incidente sul lavoro questa volta nel Sud Barese, a Monopoli, dove due operai sono morti in un cantiere edile per cause ancora ignote.

Le vittime, Vito Lomele e Cosimo Germano. avevano 64 e 62 anni ed erano originarie di Conversano, in provincia di Bari. Secondo una prima ricostruzione i due operai erano impegnati in lavori su alcune condutture mentre all’interno del cantiere erano in corso attività di movimentazione di alcune macerie con le ruspe.

Sul posto ci sono i vigili del fuoco, i tecnici dello Spesal area sud dell’Asl Bari che, oltre ad eseguire alcuni rilievi sul luogo dell’incidente, stanno acquisendo le testimonianze dei presenti.

Le indagini sono affidate alla polizia.

«Oggi è una giornata di profonda tristezza. Una giornata nera. L’unica cosa che mi sento di dire è la vicinanza mia e della comunità di Monopoli alle famiglie delle due vittime». E’ quanto ha dichiarato il sindaco di Monopoli Angelo Annese, in merito all’incidente sul lavoro che si è verificato questa mattina in un cantiere nello stesso comune in provincia di Bari, in cui hanno perso la vita due uomini di 64 e 62 anni originari di Conversano. Lo stesso primo cittadino a breve sarà sul luogo dell’incidente.

“Anche oggi siamo di fronte all’ennesima strage sul lavoro.

Non è possibile tollerare tali stragi, considerando che solo nel 2022 sono state presentate all’Inail ben 1.090 denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale. Pertanto, come Ugl, chiediamo alle istituzioni nazionali e locali di intensificare i controlli sui posti di lavoro”. Lo dichiarano in una nota congiunta Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, e Giuseppe Sanzò, segretario Ugl Puglia. “È fondamentale – aggiungono i sindacalisti – rafforzare la formazione e la cultura della sicurezza sul lavoro per prevenire simili eventi. Questa tragedia ci ricorda come la sicurezza sul lavoro sia una priorità assoluta, ancora lontana dall’essere garantita. In tal senso, occorre sollecitare le coscienze di tutti: bisogna fare di più per rendere i luoghi di lavoro posti sicuri, dove la vita sia tutelata al di sopra di ogni cosa. Il lavoro deve nobilitare, non uccidere”. 

“Non possiamo più permettere che questo accada nel silenzio generale. Ci stiamo battendo da anni per mettere la sicurezza sui posti di lavoro al centro dell’agenda del governo, chiediamo più controlli, più ispettori e il rispetto delle norme in materia di sicurezza”. Lo affermano in una nota congiunta Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo nazionale Uil e commissario straordinario Uil Puglia; e Franco Pappolla, segretario generale Feneal Uil Puglia, commentando l’incidente sul lavoro di Monopoli. Altre “due vite spezzate. Parliamo di persone – aggiungono – che escono da casa per andare a lavorare e non tornano più”. Dalla Uil vengono chieste misure “urgenti”, fra le quali anche “l’estromissione dai bandi pubblici delle aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e che non applicano i contratti nazionali sottoscritti dai sindacati più rappresentativi”, e “l’istituzione di una orocura speciale in materia”. “Inoltre – concludono i sindacalisti – è urgente riaprire la discussione sui lavori usuranti: è inammissibile che due lavoratori di quell’età debbano essere costretti ad affrontare mansioni così gravose”.

Due operai sono morti in un cantiere edile a Monopoli, nel sud Barese.

L’incidente sul lavoro si è verificato in via Lagravinese.

Ancora ignote le cause. Le indagini sono affidate alla polizia. Secondo le prime informazioni le vittime avevano 64 e 62 anni ed erano della provincia di Bari. (ANSA).

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