“BUS FERMI IN EX ILVA, MANCANO PEZZI DI RICAMBIO”

La denuncia di Fim Cisl e Uilm

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Dopo la mancanza delle bottigliette d’acqua sugli impianti, carenza denunciata dai sindacati poco prima della fine del mese scorso e risolta in extremis dall’azienda a fronte delle proteste, ora tocca ai pezzi di ricambio dei bus interni ad ArcelorMittal a Taranto, adibiti al trasporto dei lavoratori dalle portinerie agli spogliatoi e viceversa. Fim Cisl e Uilm scrivono ad ArcelorMittal segnalando che “da diversi giorni, causa della riduzione dei mezzi di trasporto costretti alla fermata per mancanza di pezzi di ricambio, molti lavoratori sono costretti a protrarre la loro permanenza all’interno dello stabilimento in attesa che il bus effettui la seconda corsa”.
“Il problema segnalato – si evidenzia – si associa al fatto che sui mezzi, a causa dei protocolli di contrasto alla diffusione del virus, non possono salire più di un certo numero di lavoratori”. Per Fim Cisl e Uilm, l’azienda deve “provvedere immediatamente alla risoluzione del problema segnalato” visto che a questo disagio dei bus si aggiungono quelli derivanti da “ascensori fuori servizio e limitazione dei servizi igienici-docce”. I sindacati attendono “soluzioni celeri” e si riservano di avanzare denuncia agli enti ispettivi. Il ricorso a questi ultimi è stato già annunciato giorni fa quando i sindacati metalmeccanici Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm hanno deciso di interrompere le relazioni industriali con ArcelorMittal “perché ogni confronto sinora si è rivelato sostanzialmente inutile” per rivolgersi invece a Procura della Repubblica, Inps ed enti ispettivi in relazione ai singoli casi e alle rispettive competenze. (AGI)

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